Malpensa, Polfer e sicurezza all’ospedale di Varese: il sindacato di polizia fa il punto
Uno sguardo all’attualità del comparto sicurezza da parte di “Uil Polizia Varese“. Il segretario Francesco Cianci: “Sbagliato abrogare l’abuso d’ufficio”
No all’abolizione del reato di abuso d’ufficio, che «cancellerebbe con un solo colpo di spugna le migliaia di sentenze di condanna intervenute fino ad oggi». Ma anche il focus su questioni aperte legate al territorio come la gestione di Malpensa, del posto di polizia all’ospedale di Varese o il comparto Polfer. Il segretario della “Uil Polizia Varese“ Francesco Cianci in occasione del 1 aprile, (nella ricorrenza della Legge che nel 1981 istituiva la Polizia di Stato ed articolava l’efficace impianto organizzativo civile del Ministero dell’Interno per la difesa della Pubblica Sicurezza), approfitta per delineare un quadro delle principali questioni che caratterizzano l’attualità nel “Comparto Sicurezza“.
Due i temi generali prima di affrontare il locale, ovvero la militarizzazione del Corpo forestale dello Stato e la proposta di abolizione del reato di abuso d’ufficio così come risulta dalle proposte di riforma contenute nel “pacchetto“ Nordio. «L’abrogazione di questa norma di difesa della correttezza e l’imparzialità della Pubblic Amministrazione», spiega Cianci «cancellerebbe con un solo colpo di spugna le migliaia di sentenze di condanna intervenute fino ad oggi, ma verrebbe soprattutto a costituire una autostrada per l’infiltrazione del malaffare nella Pubblica Amministrazione e nelle Istituzioni, in un paese che alla corruzione già paga l’esorbitante tributo di 237 miliardi all’anno; intanto la Commissione U.E. ha puntualmente richiamato l’Italia sulla priorità della lotta alla corruzione per tutti gli stati membri».
Il secondo riguarda la militarizzazione del Corpo Forestale dello Stato (avvenuta nel 2017 quando il Cfs venne accorpato all’Arma dei carabinieri), «argomento sul
quale la Corte Europea ha a sua volta chiamato il nostro Governo a rispondere sulla compressione dei diritti dei suoi operatori sia nel campo lavorativo che nelle libertà sindacali, in particolare con l’imposizione dello status militare. Un’altra grave conseguenza di questa involuzione organizzativa è stata la vertiginosa dispersione delle professionalità esclusive di un Corpo specializzato nella tutela dell’ambiente e della sicurezza ambientale.
Nel contesto locale, prosegue Cianci, «mentre la cronaca richiama sempre più evidentemente l’esigenza di aumentare la sicurezza nelle stazioni e sui convogli ferroviari, si registra purtroppo da tempo una costante riduzione dei quadranti orari nei quali è prevista la presenza della Polizia Ferroviaria, limitati ormai solo a quelli diurni, malgrado il Ministero dell’Interno abbia messo a disposizione del Compartimento di Milano un organico di 32 operatori esclusivamente allo scopo di garantire questo specifico servizio nella nostra provincia. Altrettanto insufficiente pare la condizione operativa del Posto di Polizia presso l’Ospedale: per quanto questo presidio costituisca il primo punto di contatto dell’azione istituzionale sulle delicate situazioni che ogni giorno approdano in Pronto Soccorso, e nel contempo il primo organo di difesa della sicurezza dei degenti e del personale dell’Ospedale, la Questura non assicura neppure il personale necessario alla copertura del servizio minimo da essa stessa previsto».
Ultimo, ma non ultimo, l’aggancio con recentissimi fatti legati alla sicurezza dei trasporti aerei: «L’ennesimo blitz posto in essere nei giorni scorsi sulla pista dell’Aeroporto di Malpensa da degli sprovveduti che – sbagliando scalo e volo – intendevano impedire una espulsione dal territorio nazionale, pone pesanti interrogativi sulle attenzioni realmente riservate al settore della sicurezza aeroportuale dalla dirigenza della Polaria».
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