Elezioni ad Uboldo, l’intervista a Luca Azzarà
Intervista al candidato sindaco della lista Uboldo al Centro: passioni, storia politica, programmi e sogni nel cassetto in vista del voto dell'8 e 9 giugno
Si dice pronto a ricoprire il ruolo da primo cittadino Luca Azzarà, candidato sindaco con la lista Uboldo al Centro. «Ad Uboldo c’è tanto da fare. Dopo mesi di lavoro la lista ha designato me come candidato sindaco e io ho accettato. Mi sento pronto e la squadra che mi accompagna è quella che volevo» così Azzarà sulla sua candidatura, alla guida di una lista che per circa 10 anni, fino al 2019 ha già governato il paese con l’ex sindaco Lorenzo Guzzetti.
Classe 1992, cresciuto ad Uboldo, laureato in Scienze dell’Amministrazione pubblica, lavora come libero professionista nella vendita di immobili di pregio. Appassionato di moto e di vela, dal 2020 è volontario della Sos Uboldo, mentre è presenza fissa al Palio, dove dal 2019 al 2023 ha svolto il ruolo di capitano della contrada Bel.
La sua esperienza politica inizia nel 2014, quando a 21 anni si candida con Uboldo al Centro. A 23 anni poi l’incarico di assessore a Polizia locale, Sicurezza e Politiche giovanili. Dal 2019 infine, con il centrodestra al governo del paese, siede in consiglio comunale come consigliere di minoranza.
«Gli anni di amministrazione sono stati positivi, molto duri perché facendo l’assessore dovevo decidere in prima persona, altrettanto formativi sono stati gli anni in minoranza» racconta delle sue precedenti esperienze politiche.
LA LISTA. «Le persone le abbiamo scelte all’interno di un lavoro durato anni. Tre anni fa abbiamo iniziare a lavorare e a chiamare tutte le persone che ci interessavano per parlare dei problemi di Uboldo; da quei lunghi incontri, a volte molto deludenti, poi in realtà sono uscite le persone che oggi vediamo in lista. Siamo una lista trasversale sotto diversi punti di vista: dalle età, dove andiamo dai 20 anni di Christian ai 63 di Ercole, alle competenze, da chi è appassionato di sport, chi ha esperienza decennale di volontariato, chi lavora in ambito pubblico. La cosa che ci è piaciuta molto e a cui siamo stati attenti è cercare di coprire ogni area con una o due figure di riferimento. Politicamente siamo una lista civica, non abbiamo simboli di partito, siamo nell’area dei moderati e abbiamo dentro persone che arrivano da esperienze politiche attive diverse».
COM’È CAMBIATO IL PAESE NEGLI ULTIMI ANNI. «Si è perso il senso di comunità, sono mancate tante occasioni di festa per il paese, di divulgazione della cultura, delle tradizioni, come ad esempio la sagra della patata che in questi anni non si è fatta. In generale ho visto un paese abbandonato, oltre che nell’aspetto visivo anche nella vita sociale. La palestra a cielo aperto nella ex mercantile è l’esempio lampante di non avere un’idea precisa di cosa fare; abbiamo contestato la partecipazione ad un bando senza un vero progetto».
LO SPECIALE ELETTORALE DI VARESENEWS (qui)
UN SOGNO PER UBOLDO. «Il mio sogno è la riqualificazione completa dell’asse Comune – chiesa, quindi partire dalla chiesa parrocchiale, riqualificare via San Martino, l’ex salumificio in piazza San Pietro, via Roma e arrivare poi in Comune».
IL PROGRAMMA ELETTORALE. «Sull’area della persona, quindi sociale e welfare il progetto è creare una carta dei servizi comunali con cui informare le famiglie di tutti i servizi che possono essere erogati dal Comune o dalle realtà che esistono sul territorio. Sui lavori pubblici, vogliamo tenere bene, pulito e ordinato quello che abbiamo, quindi ad esempio al parco di via Ceriani sostituire tutte le panchine, fare una manutenzione ordinaria più attenta. Il territorio vogliamo valorizzarlo sotto due punti di vista: dando spazio alle associazioni e ai gruppi presenti e mettendo mano ai grandi temi irrisolti, come il centro storico del paese. Sul centro storico non vogliamo costruire 7 parcheggi, ma vorremmo espropriare tutta l’area e abbatterla per fare una piazza. Sul tema sicurezza ci orientiamo con un principio: meno vigili in ufficio, più vigili sul territorio. Intendiamo farlo impiegando la figura degli amministrativi per il lavoro di ufficio, così gli agenti possano stare sul territorio. Sul tema istruzione, cultura e tempo libero l’intenzione è quella di creare un ottimo rapporto con le scuole e intervenire con progetti culturali e artistici, valorizzare la lettura in biblioteca, che vorremmo riqualificare completamente».
L’APPELLO AL VOTO.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Tsilvia su La patente a 18 anni? "Non è più uno status symbol"
PaoloFilterfree su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
elenera su La patente a 18 anni? "Non è più uno status symbol"
Felice su La patente a 18 anni? "Non è più uno status symbol"
Alessandra Toni su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
lenny54 su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.