In commissione sanità il piano regione la 2023-2024. Le opposizioni: “Ignora i problemi quotidiani”

Il consigliere della Lega Monti mette in rilievo le proposte per facilitare l'offerta di alloggi a prezzi calmierati ai sanitari. Critici Astuti del PD e Di Marco dei 5 Stelle i cui emendamenti sono stati bocciati

audizione in commissione sanità regione lombardia

Con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione della minoranza il Piano Socio Sanitario Regionale 2023-2027 (PSSR) è stato approvato in Commissione Sanità, dopo una seduta fiume per la votazione e la discussione di 321 emendamenti.
La Presidente della Commissione Sanità ha evidenziato il lavoro svolto dalla Commissione che in sei mesi ha affrontato un lungo e approfondito percorso di ascolto, confronto e approfondimento con numerose realtà pubbliche e private del mondo sociosanitario su temi chiave quali la disabilità, la tutela dei più fragili, il sistema sociosanitario e le RSA, ma anche un rafforzamento dei consultori per il diritto alla vita e il contrasto alle droghe e dipendenze.

Gli emendamenti approvati dalla Commissione sono stati 95, 38 quelli respinti. I restanti emendamenti sono stati ritirati e saranno oggetto di quattro maxi emendamenti che la Giunta porterà all’attenzione della Commissione prima del voto finale in Aula, suddivisi per aree tematiche: terapia del dolore, malattie rare, servizio psicologo cure primarie e valorizzazione delle professioni sanitarie. I gruppi di minoranza si sono astenuti con l’obiettivo di migliorare ed eventualmente correggere il Piano Socio Sanitario Regionale nel passaggio dalla Commissione all’Aula, previsto per la seduta di martedì 25 giugno.

LINEE DI AZIONE

Il PSSR 2023-2027 si muove in uno scenario caratterizzato dal progressivo invecchiamento della popolazione (dal 2020 al 2040, gli ultra 85enni passeranno dal 3,6% all’8%), da una forte riduzione della natalità (dal 2015 al 2019 la natalità si è ridotta del 3.5%) e da un aumento del numero di famiglie unipersonali (dal 2020 al 2040 sono aumentate di 332mila le famiglie composte da una sola persona). Aumentano anche gli indicatori di fragilità: 3.127.000 cittadini hanno almeno una condizione cronica, 672.000 lombardi hanno limitata autosufficienza, dal 4% al 38% dei cittadini vive in un ambiente sociale disagiato.L’evoluzione della complessità clinica della popolazione lombarda prevede che entro il 2050 ci sarà un aumento di 662.696 cittadini che avranno necessità di cure, da un quadro clinico di lieve intensità alla necessità di cure intensive. Ciò comporterà una previsione di aumento della spesa sanitaria da 24,7 a 25,4 miliardi di euro.

Nell’ambito del nuovo Piano Sociosanitario regionale 2023 – 2027 in esame in Commissione Sanità del Consiglio regionale è stato approvato un emendamento a firma Lega sugli alloggi a canone calmierato per il personale sanitario. Nel merito è intervenuto il leghista Emanuele Monti, Presidente della Commissione Welfare e già Presidente della Commissione sanità nella scorsa legislatura: «Il Piano di Regione Lombardia guarda ai prossimi 20 anni. La Lega ha proposto una serie di emendamenti migliorativi che riguardano il tema della natalità, dei donatori del sangue, del miglioramento del percorso per curare le malattie rare e di contrasto all’obesità. Oltre a questi, un emendamento specifico a cui tengo molto e di cui mi sono fatto portavoce come proponente riguarda l’allocazione di risorse economiche alle ASST, ATS e IRCCS pubblici al fine di ristrutturare e convertire edifici del loro patrimonio disponibile finalizzandoli a offrire alloggi al personale sanitario a canone calmierato, così da offrire uno strumento innovativo di welfare integrativo. In particolare, i fondi avranno priorità nei territori di confine con la Svizzera, vista la risaputa differenza salariale esistente e quindi la maggior difficoltà nel reclutare lavoratori e lavoratrici in ambito sanitario, e un’attenzione specifica alla città di Milano, dove il prezzo delle locazioni nel libero mercato è molto alto e difficilmente accessibile. Con questo emendamento si può dare il via ad un vero piano di rilancio del patrimonio edilizio degli ospedali lombardi che potrebbe riguardare oltre cento diversi immobili ad oggi abbandonati o scarsamente utilizzati con un potenziale di migliaia di alloggi a disposizione, per una politica innovativa ed unica di welfare integrativo, dando così una fortissima risposta al personale sanitario».

PARTITO DEMOCRATICO

Da Parte sua, il Partito democratico ha presentato 150 gli emendamenti, molti respinti ma che saranno ripresentati in aula. «Abbiamo presentato- afferma il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti –  emendamenti, frutto  di oltre 100  audizioni tenute in Commissione con  i rappresentanti delle categorie professionali e  le associazioni,  ma la maggior parte delle nostre proposte  è stata respinta dalla direzione generale welfare e dalla maggioranza. In particolare hanno ricevuto parere negativo tutti gli emendamenti relativi alle professioni sanitarie, non solo i nostri, ma anche quelli presentati da Forza Italia, a riprova della mancanza di interesse di Lega e Fratelli d’Italia per questi operatori.  La tutela degli infermieri e degli altri professionisti della sanità per noi è fondamentale; per questo oggi abbiamo ritirato tutti gli emendamenti a cui è stato dato parere negativo per poterli ripresentare tutti in aula. Oggi il nostro voto è stato di astensione, ma in aula voteremo contro se non saranno accolte le nostre proposte. Vogliamo si concretizzino gli interventi  per le professioni sanitarie, la medicina di territorio, le case e gli ospedali di comunità, i distretti e quelli per potenziare la prevenzione.  Fino ad oggi  dalla destra abbiamo sentito solo parole vuote. Dall’assessore Bertolaso solo silenzio. Oggi non  ha neppure partecipato alla presentazione del Piano in Commissione».

MOVIMENTO 5 STELLE

« Il provvedimento della Giunta, ad una prima lettura, poteva essere definito l’ennesimo “libro dei sogni” – ha commentato Nicola Di Marco Capogruppo M5s Lombardia – Al termine del lungo e approfondito ciclo di audizioni con le varie organizzazioni, possiamo dire che per i cittadini e i professionisti non sono rimasti nemmeno quelli. I pareri portati in commissione dagli stakeholders hanno smontato pezzo dopo pezzo il documento della Giunta, confermando i nostri timori: questo piano sociosanitario ignora i problemi vissuti nella quotidianità dalla sanità lombarda. Motivo per cui questo Piano non ci convince sia per i contenuti, sia per il metodo con il quale è stato oggi approvato.  Una fase d’ascolto, infatti, avrebbe potuto essere svolta antecedente alla stesura del Piano stesso e non successivamente. In questo modo associazioni e professionisti si sono trovati a commentare a posteriori un testo calato dall’altro, che hanno finito per criticare in coro.
Oggi in Commissione, mentre l’Assessore al Welfare Bertolaso è in America, il Movimento Cinque Stelle ha scelto di non prestarsi ai giochi politici del centrodestra, con l’intenzione di voler portare in Aula le battaglie nel merito delle numerose segnalazioni che abbiamo ricevuto, riguardo le molteplici criticità ancora presenti nel Piano sociosanitario» così il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Nicola Di Marco, al termine dell’odierna seduta di III Commissione Sanità, nel corso della quale è stato discusso “Piano sociosanitario integrato lombardo 2023 – 2027»

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Pubblicato il 23 Maggio 2024
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