Inseminazione intrauterina: a Castellanza un aiuto per le coppie in cerca di un figlio
Il Centro Medico San Nicola di via Giuseppe Garibaldi appartiene al gruppo Cerba HealthCare e mette a disposizione ascolto, orientamento e professionalità per chi decide di sottoporsi ai trattamenti di procreazione medicalmente assistita
Il primo passo per coronare il sogno di diventare genitori non deve necessariamente portare lontano dal territorio. Per le coppie che affrontano problemi di infertilità esiste un valido punto di riferimento a Castellanza: si tratta del Centro Medico Cerba HealthCare San Nicola, che in via Giuseppe Garibaldi 29 accoglie, ascolta e segue con professionalità chi decide di cercare una gravidanza. In particolare, nel centro è possibile sottoporsi all’inseminazione intrauterina, una delle tecniche di procreazione assistita più praticate.
«Questo trattamento – spiega la dottoressa Paola Porretti, specialista in ginecologia e ostetricia del centro San Nicola – consiste nell’introduzione nell’utero, mediante sottile catetere, degli spermatozoi del partner preventivamente preparati, nel giorno dell’ovulazione della donna. L’incontro degli spermatozoi con l’ovocita e la fecondazione avvengono quindi normalmente nell’apparato genitale femminile. È una tecnica indicata principalmente quando ci si trova davanti a un’infertilità di causa sconosciuta, oppure quando è stata accertata un’infertilità maschile di medio grado».
La tecnica ha lo scopo di ottenere più ovociti fertilizzabili. «Anche se l’inseminazione può essere praticata su ciclo spontaneo – prosegue la dottoressa Porretti – tutti gli autori concordano nel ritenere che si ottengono migliori risultati durante cicli con superovulazione indotta farmacologicamente. L’induzione della superovulazione rende, inoltre, più facile la scelta esatta del momento dell’inseminazione».
La procedura ambulatoriale, semplice e non dolorosa, prevede un blando trattamento farmacologico per indurre l’ovulazione e permettere una buona temporizzazione dell’inseminazione. La raccolta del seme deve essere effettuata alcune ore prima dell’inseminazione in quanto deve essere convenientemente preparato. «Questa operazione – spiega la dottoressa – ha lo scopo di separare gli spermatozoi dal plasma seminale, eliminare eventuali impurità, selezionare gli spermatozoi più mobili ed innescare il processo di “capitazione” che aumenta la capacità fecondante degli spermatozoi». Dopodiché, una piccola quantità (0,5 cc) degli spermatozoi mobili selezionati e preparati viene introdotta, con un sottile catetere, nella cavità uterina.
Rischi ed effetti collaterali?
Questo trattamento può comportare rischi o effetti collaterali? Risponde la dottoressa Paola Porretti: «A volte i farmaci usati per indurre la superovulazione possono provocare lo sviluppo di un eccessivo numero di follicoli: parliamo quindi di iperstimolazione. Questo comporta con aumento del volume delle ovaie, dolori addominali, aumento di peso. Ciò accade però raramente e il monitoraggio ecografico giornaliero consente comunque, anche in questi casi, di sospendere il trattamento. Quando vi sia la presenza di tre o più follicoli, è opportuno sospendere l’inseminazione per l’eccessivo rischio di gravidanze multiple». L’altro rischio da tenere presente è appunto che, anche in caso di una corretta stimolazione ovarica controllata, la percentuale di gravidanze multiple (10-20%) è superiore di quella dei concepimenti spontanei (2%).
È importante sapere che le percentuali di successo dopo l’inseminazione intrauterina variano notevolmente in relazione all’età della donna, al numero di anni di infertilità della coppia, alla causa dell’infertilità e al numero e alla qualità degli spermatozoi mobili recuperati. «Si è calcolato che, eseguendo un’inseminazione in un ciclo con ovulazione indotta, le probabilità di concepimento proprie della coppia aumentano di 5 volte. Si consiglia un minimo di 3 inseminazioni prima di passare eventualmente alla procedura della fecondazione in vitro» sottolinea la ginecologa.
Al centro Cerba HealthCare San Nicola di Castellanza lo staff medico è disponibile a dare ascolto e orientamento alle coppie che valutano di sottoporsi ai trattamenti per PMA. La struttura è iscritta nel Registro Nazionale di Procreazione Medicalmente Assistita dell’Istituto Superiore di Sanità quale centro autorizzato per l’attività di Procreazione Medicalmente Assistita di I livello.
Prenotare una visita è semplice e veloce chiamando il numero 0331 182781 oppure scrivendo a castellanza@cerbahealthcare.it
Il centro di Castellanza appartiene a Cerba HealthCare Italia, parte di un gruppo internazionale dedicato alla diagnostica ambulatoriale e alle analisi cliniche presente in 47 nazioni. Cerba HealthCare Italia è specializzata nei settori dei laboratori analisi, medicina dello sport, medicina del lavoro, radiologia, poliambulatori e service lab. Nel nostro Paese conta oltre 2.000 addetti, più di 400 tra centri medici e di prelievo, 32 laboratori. Ogni anno esegue più di 25 milioni di esami e offre i suoi servizi a oltre 5 milioni di pazienti.
CONTATTI
Cerba HealthCare Italia
Via Giuseppe Garibaldi 29, 21053, Castellanza
T: +390331182781
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