La Svizzera restituisce all’Iraq tre reperti della Mesopotamia trafugati in passato

Si tratta di due grandi rilievi assiri dell’VIII secolo a.C e di un frammento di un busto reale del II–III secolo d.C. La restituzione è avvenuta nei locali dell’Ufficio federale della cultura (UFC), dove gli oggetti saranno esposti in una mostra speciale aperta al pubblico fino al 7 giugno

reperti mesopotamia svizzera

La consigliera federale svizzera, Elisabeth Baume-Schneider, ha consegnato tre beni archeologici di grande valore al vice primo ministro e ministro degli esteri della Repubblica dell’Iraq, Fuad Hussein. I tre oggetti appartenenti alla civiltà mesopotamica, databili in un’epoca compresa tra i 1700 e i 2800 anni fa, erano stati confiscati nell’ambito una procedura penale nel Cantone di Ginevra. La restituzione è avvenuta nei locali dell’Ufficio federale della cultura (UFC), dove gli oggetti saranno esposti in occasione di una mostra speciale aperta al pubblico fino al 7 giugno 2024.

Si tratta della quinta e più importante restituzione di beni culturali all’Iraq da parte della Svizzera dal 2005 a oggi. I tre oggetti in questione sono due grandi rilievi assiri dell’VIII secolo a.C., provenienti dall’importante sito archeologico di Nimrud (l’antica città assira di Kalkhu), e un frammento di un busto reale del II–III secolo d.C. proveniente dall’antica città di Hatra. Entrambi i siti si trovano oggi in territorio iracheno, nella regione di Mosul. I beni culturali restituiti appartenenti al patrimonio mesopotamico e sono tra i più minacciati in Iraq. Ad oggi, l’UNESCO ha iscritto tre siti iracheni nella lista dei Patrimoni dell’umanità in pericolo, tra cui quello di Hatra. I reperti sono stati rinvenuti e catalogati durante gli scavi ufficiali svolti nel biennio 1856–1857, nel 1959 e nel 1976, ma hanno poi lasciato illegalmente l’Iraq in tempi e circostanze sconosciuti.

La Svizzera e l’Iraq hanno ratificato la Convenzione UNESCO del 1970 concernente le misure da adottare per interdire e impedire l’illecita importazione, esportazione e trasferimento di proprietà dei beni culturali. Con la legge sul trasferimento dei beni culturali (LTBC), che attua la Convenzione UNESCO in Svizzera, la Confederazione intende fornire un contributo al mantenimento del patrimonio culturale dell’umanità e impedire il furto, il saccheggio e l’importazione ed esportazione illecite dei beni culturali (art. 1 LTBC).

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Pubblicato il 24 Maggio 2024
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