Nominata la nuova giunta di Monvalle, in consiglio lo scontro sulla Tari

Patrizio Pietro Strambi sarà vicesindaco mentre Elisa Lungarella assessore. Nella prima seduta un confronto acceso tra i due schieramenti politici sulle nuove tariffe Tari

consilglio comunale monvalle

Primo consiglio comunale per la nuova amministrazione di Monvalle, guidata dal sindaco Gianni Mariotto. Nella seduta del 28 giugno è stata resa nota la squadra che affiancherà il primo cittadino nel mandato avviato. In giunta, siederanno Patrizio Pietro Strambi, vicesindaco con delega ad Amministrazione digitale, attività economiche e attuazione del programma e Elisa Lungarella, assessore con delega ad attività culturali, comunicazione, qualità della vita e Scuola. Mariotto conserverà invece la delega al Bilancio e programmazione economica, Personale ed Edilizia urbana. I consiglieri delegati saranno invece nominati nel corso della prossima seduta.

Tra le file della minoranza, siedono invece Riccardo Papini, candidato sindaco della lista Monvalle Da Vivere uscito sconfitto alla tornata elettorale, accanto ai consiglieri Alessandro Ronchi e Fabrizio Codognola. Papini ha sottolineato l’intenzione di essere propositivi e aperti al dialogo ma anche di sorvegliare sull’operato della maggioranza: “Non faremo sconti – ha dichiarsto – non lasceremo nulla al caso e saremo sempre ligi al nostro ruolo, ma su una cosa potete stare certi: gli interventi che faremo saranno volti ad un confronto POLITICO e quindi evitate di considerare il tutto sul piano personale, visto che siamo e rimarremo tutti quanti cittadini di Monvalle».

Botta e risposta sulla Tari

Una prima polemica in realtà ha già segnato la prima seduta e ha visto i due schieramenti confrontarsi sulla Tari nell’ambito dell’approvazione del Piano economico finanziario. Per Papini l’aumento dell’imposta è “lampante” a fronte del mancato miglioramento dei servizi prestati: «Sorprende – ha sottolineato – che questa amministrazione si appresti a votare un documento del genere dopo che in campagna elettorale la prima promessa è stata di riqualificare la piazzola ecologica. E sorprende ulteriormente che la precedente amministrazione, tutt’ora presente in parte nell’attuale, abbia siglato un contratto che ci legherà all’attuale gestore fino al 2028: non capiamo il perché di voler subire passivamente dei disservizi». Tra le critiche mosse anche la stima sul tasso di inflazione, considerata obsoleta e «il fattore sharing, ovvero il valore stabilito dal Comune che decide la quantità di proventi da destinare al gestore derivanti dalla rivalutazione dei rifiuti. Monvalle ha scelto il massimo, ovvero 0,6, e questo è un bene, perché ciò significa che il 40% dei proventi vanno al gestore e al comune rimane il 60%. A questo punto però una considerazione da fare è la seguente: la Tari è aumentata, i disservizi sono una realtà purtroppo e chi paga è sempre il cittadino. Noi avremmo agito in modo diverso».

Per la maggioranza si tratta di critiche prive di fondamento: «Ricordiamo al consigliere Papini che la campagna elettorale è finita – ha replicato Mariotto -. La Tari è un servizio a pagamento, questo vuol dire che quanto viene pagato è la sommatoria dei costi dell’anno precedente. Cifra stabilita seguendo le disposizioni dettate da Arera. I comuni devono far fare un documento per stabilire i costi dell’anno precedente, poi viene dato a un “validatore” che controlla e verifica come avvenuto nel nostro caso. I cittadini pagano l’anno dopo sulla base dei costi dell’anno precedente. Nel caso specifico c’è stato un incremento dovuto all’adeguamento del costo che ha interessato tutta la rete dei comuni della Convenzione di sesto Calende e dovuto a dinamiche di mercato. Ciò a seguito del nuovo contratto stipulato dalla Convenzione con un raggruppamento di aziende “RTI ECONORD SPA, ACINQUE AMBIENTE SRL, TRAMONTO ANTONIO SRL” che si è aggiudicato la gara ad evidenza pubblica con decorrenza 1/4/23. Il dato sullo sharing non è corretto e l’affermazione è palesemente falsa perché non è il singolo comune che bandisce la gara d’appalto ma quest’ultima è in capo alla Convenzione, che è l’ente che raggruppa i 30 comuni consorziati».

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Pubblicato il 01 Luglio 2024
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