A Sesto Calende tre giorni di prevenzione del tumore al seno: ritorna Senologia al centro
Dal 13 al 15 settembre in centro a Sesto Calende arriva la clinica mobile del gruppo Gnodi dotata di ecografo e un mammografo. A chi si rivolge l'iniziativa, come prenotare e perché la prevenzione può fare la differenza
Anche quest’anno a settembre Sesto Calende torna a fare a prevenzione sostenendo Senologia al centro, iniziativa di Lilt Varese, l’associazione provinciale della Lega Italiana per la lotta ai tumori.
(foto di Cinzia Tonon)
Nel fine settimana dal 13 al 15 settembre la clinica mobile del gruppo Gnodi, nata grazie alla collaborazione con Mobile System ed equipaggiata con una sala d’accoglienza, due sale visita, un ecografo e un mammografo, fa tappa nel centro della città del Basso Verbano.
Il progetto in rosa, che lo scorso anno a Sesto Calende ha visto partecipi di più di ottanta donne (di cui tre hanno necessitato di approfondimento), si rivolge principalmente a chi non rientra nel programma di screening mammografo offerto da Ats, ovvero alla fascia di donne più giovane, fino ai 45 anni, e a quella sopra i 75 anni.
“CON LA PREVENZIONE ALTE PERCENTUALI DI GUARIGIONE MA SERVE ANCHE PER CONFERMARE LA BUONA SALUTE”
«Arrivare in anticipo dà grandi possibilità di guarire ed per questo che è importante farsi controllare – spiega il professor Ivanoe Pellerin -. I progressi della medicina permettono oggi possibilità sopra il 90%, ma è anche vero che il tumore al seno colpisce sempre di più donne giovani. Con Senologia al centro vogliamo confermare la buona salute, non per forza trovare segno della malattia. La buona salute è la norma, la malattia è un’eccezione che esiste e che non possiamo dimenticare. Dobbiamo imparare a volerci bene, e “voler bene” significa fare attenzione a questi aspetti che nella vita biologica sono presenti, anche se nessuno vorrebbe: le 390mila diagnosi di tumore all’anno, queste le cifre del 2023, sono state un numero molto significato. Noi dobbiamo avere fiducia e insistere su questo aspetto. Anche perché è necessario ricordare che senza prevenzione – e questo vale per tutte le malattie – ci sarebbero in proiezione complicazioni sul lungo periodo per quanto riguarda l’attività sanitaria. Quanto più si arriva prima è possibile curare meglio e con spese ridotte».
LE INIZIATIVE: UNA SERATA INFORMATIVA E IL TAGLIO DEL NASTRO (ROSA)
Per accedere alle prestazioni è necessario prenotare telefonicamente al numero 380 8644677, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12:30, seguendo le istruzioni fornite dagli operatori in base ai criteri medici stabiliti da Lilt. L’iniziativa, patrocinata dalla Città di Sesto Calende, vede anche la collaborazione di Ats Insubria ed il supporto di diverse aziende del territorio.
Un momento significativo sarà il taglio del nastro, previsto per sabato 14 settembre alle ore 11: in Piazza De Cristoforis, alla presenza delle Autorità locali e regionali, dei rappresentanti sanitari, della Lilt e del team di Senologia al centro. Inoltre, martedì 10 settembre, alle 21, in sala consiliare si terrà un incontro formativo, in cui associazioni, medici e istituzioni si confronteranno su salute e prevenzione.
LE DICHIARAZIONI DELL’ASSESSORE REGIONALE CARUSO, DEL SINDACO E DI IRENE MESISCA
L’iniziativa è stata presentata con una conferenza moderato da Sara Negri, in sala consiliare lunedì 9 settembre alla presenza dell’assessore regionale Francesca Caruso, il sindaco Elisabetta Giordani, il dirigente generale del Gruppo Gnodi Irene Mesisca e per l’appunto il prof e presidente di Lilt Ivanoe Pellerin, che ha anche voluto ringraziare la delegazione di Sesto Calende «che dà molto lustro all’associazione. Ci tengo molto a ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile questo, a partire dai volontari».
«È importante fare prevenzione soprattutto in assenza di sintomi – ha aggiunto il primo cittadino Giordani nel fare gli onori di casa -. La casa del Comune è sempre aperta per iniziative di questo tipo, dimostrano un’azione importante per lo sviluppo della nostra vita. E l’amministrazione comunale, attenta al benessere delle sue cittadine e consapevole dell’importanza della prevenzione del tumore al seno, al fianco dell’associazione Lilt, molto presente e attiva sul territorio ed è orgogliosa di ospitare, all’interno del Progetto “Senologia al centro”, la clinica di senologia».
«Regione Lombardia – aggiunge l’assessore Caruso – è da sempre attenta a questi temi e credo fortemente nell’importanza di sensibilizzare e promuovere iniziative come Senologia al centro che possono avere un impatto positivo importante. La prevenzione salva vite, come dimostrano i casi di tante donne che, grazie alla diagnosi precoce, sono riuscite a guarire. A tutte le donne rivolgo quindi un appello: prendete appuntamento per un controllo al seno. La prevenzione è un piccolo gesto che può fare una grande differenza».
«Il Gruppo Gnodi crede fermamente che la prevenzione sia lo strumento cruciale per combattere il tumore al seno – conclude Irene Mesica, che ha voluto anche dedicare un momento in ricordo dello scomparso Luca Torno, tra i promotori del progetto -. Le numerose richieste che riceviamo da amministrazioni comunali e aziende ci confermano l’importanza di questa missione. Il nostro obiettivo è arrivare a più donne possibile; solo così potremo pensare di cambiare la mentalità e contribuire a sensibilizzare le persone su questo tema primario dando loro la possibilità di prendersi cura della propria salute. Sono i risultati che ci spingono a proseguire con determinazione nel nostro impegno».
TRE DOMANDE E TRE RISPOSTE SULL’ARGOMENTO
In vista dell’incontro informativo che si terrà il 10 settembre grazie il progetto Senologia al centro ha organizzato una serie di domande a cui dà risposta il professor Ivanoe Pellerin, direttore emerito dell’Unità pperativa di cure palliative e del centro di Terapia del Dolore dell’A.O. Ospedale Civile di Legnano.
Cos’è il tumore al seno? Il tumore al seno, o carcinoma mammario, è una malattia caratterizzata dalla crescita incontrollata delle cellule della mammella. Può originare dai dotti, che sono i tubuli che trasportano il latte al capezzolo, o dai lobuli, le ghiandole produttrici di latte. Questa malattia è complessa e richiede un approccio diagnostico e terapeutico personalizzato. La prevenzione e la diagnosi precoce sono fondamentali per ridurre la mortalità e migliorare la qualità della vita delle pazienti. Tra i fattori di rischio ci sono le mutazioni genetiche nei geni BRCA1 e BRCA2, una prolungata esposizione agli estrogeni, l’obesità, il consumo di alcol e fumo, e una storia familiare di tumore al seno.
Quali sono i segnali che possono far sospettare la presenza di un tumore al seno? Ci sono vari segnali che potrebbero indicare la presenza di un tumore al seno. Uno dei primi segni è la comparsa di un nodulo al seno che può essere percepito al tatto. Un altro indicatore è la retrazione del capezzolo o della pelle del seno, che può apparire tirata o affossata. Inoltre, si può osservare un rossore intorno al capezzolo, che non deve essere ignorato. La presenza di tumefazione ascellare, ovvero un rigonfiamento sotto il braccio, è un altro segnale sospetto. Infine, secrezioni ematiche dal capezzolo, ovvero perdite di sangue, possono essere un sintomo preoccupante.
Quali sono i principali tipi di tumore al seno? I principali tipi di tumore al seno sono tre. Il Carcinoma Duttale In Situ (DCIS) è un tipo non invasivo che rimane confinato nei dotti mammari. Il Carcinoma Duttale Invasivo (IDC) è il tipo più comune, che può diffondersi ai tessuti circostanti. Infine, il Carcinoma Lobulare Invasivo (ILC) origina nei lobuli e può invadere i tessuti adiacenti. Ciascuno di questi tipi richiede approcci diagnostici e terapeutici specifici.
Concludendo, Prof. Pellerin, quali mezzi possono essere disponibili per prevenire il tumore al seno? La prevenzione del tumore al seno si basa principalmente su screening regolari e una maggiore consapevolezza. Gli screening permettono di individuare la malattia in una fase precoce, quando il trattamento è più efficace. Grazie a queste misure, molte donne possono diagnosticare il tumore al seno in tempo per avviare un trattamento conservativo e ottenere una guarigione nel 90% dei casi. La sensibilizzazione sulla prevenzione e l’educazione alla salute sono strumenti cruciali nella lotta contro questa malattia.
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