Mandole non cerca giustificazioni: “Se concedi 118 punti non puoi vincere mai”
Il coach analizza la pesante sconfitta a Brescia: "Come capo allenatore provo vergogna per i 36 punti del terzo quarto". Alviti: "Così non si può competere in questa lega". Prima da ex per Ferrero: "Con Varese un legame che va oltre il basket"
Esordio da incubo per la Openjobmetis Varese, travolta al PalaLeonessa di Brescia dai padroni di casa 118-94. Coach Mandole e Davide Alviti analizzano in sala stampa l’esordio stagionale. Ai microfoni di VareseNews anche l’ex capitano Giancarlo Ferrero, alla prima da avversario.
MANDOLE 1 – Sono state due partite diverse: nel primo tempo siamo stati all’altezza, nel secondo no. Come ho detto mesi fa, se non difendi è matematico perdere: se gli altri tirano 20 volte di più tu non puoi competere e se non cambiamo questa cosa sarà una stagione difficile. Dobbiamo continuare lavorando ma la difesa per tutta la partita non ha meritato.
MANDOLE 2 – Le ali un problema della partita? Se loro non segnano e noi segniamo lo stesso non è un problema. Se prendi 118 punti e concedi così tanti rimbalzi in attacco agli avversari non puoi vincere mai, qualsiasi cosa si faccia in attacco. Tutta la squadra ha fatto male in difesa. E come capo allenatore devo spingere i ragazzi perché comincino a lavorare in difesa.
MANDOLE 3 -Mentalmente è quello che è successo anche con Trento. Siamo squadra giovane, quando le cose non vanno bene in campo vogliamo rimontare subito andando in attacco. Nel terzo quarto abbiamo avuto tante palle perse, sette, oltre ad aver concesso troppo a rimbalzo e selezionato male i tiri. Così diventa impossibile anche segnando 23 punti come è accaduto nel periodo. Come capo allenatore provo vergogna ad aver subito 36 punti in un quarto.
ALVITI – Siamo rammaricati: abbiamo retto 20 minuti e poi è come se ci fossimo spenti. Bisogna evitare queste situazioni perché così non possiamo competere con nessuno in questa lega. Dobbiamo rimboccarci le maniche: già dalla seconda partita, domenica prossima, dobbiamo cambiare faccia, atteggiamento e aggressività. Abbiamo una settimana per lavorare, ci lavoreremo.
FERRERO (BRESCIA): L’avevo dichiarato nel pre-partita: sapevo che sarebbe stato emozionante. Durante vedere il cartellone da parte degli Arditi e sentire il coro del Basket Siamo Noi è stato qualcosa di emotivamente molto complicato. Tutti sappiamo cosa Varese rappresenta per me, è qualcosa che va al di là della pallacanestro. Ancora una volta è stato dimostrato.
La Openjobmetis non difende: Brescia la travolge con 118 punti
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