Anche gli stranieri in Italia fanno meno figli
Nel 2023 le nascite da almeno un genitore straniero sono state pari al 21,3% del totale, in calo rispetto al 2022. Sono passate da 82.216 del 2022 a 80.942 del 2023
Le nascite da genitori stranieri hanno rappresentato una parte significativa delle nuove generazioni in Italia negli ultimi anni, ma il 2023 segna una flessione anche in questo ambito.
Secondo i dati dell’ultimo report Istat sulle nascite nel 2023, le nascite da almeno un genitore straniero sono state pari al 21,3% del totale, in calo rispetto al 2022. Sono passate da 82.216 del 2022 a 80.942 del 2023. Dal 2012, ultimo anno in cui si è osservato un aumento sull’anno precedente, il calo è stato di 27mila unità.
Nonostante il calo, le nascite da genitori stranieri continuano a svolgere un ruolo importante nel mitigare la denatalità complessiva. La maggior parte di queste nascite proviene da comunità di origine rumena, marocchina e albanese, che da sole rappresentano quasi il 38% delle nascite da coppie con almeno un genitore straniero.
La regione con la più alta incidenza di nati stranieri rispetto al totale è l’Emilia-Romagna (21,9%). Tra le altre regioni del Nord, un nato su cinque è straniero in Liguria e Lombardia; seguono il Veneto (18,6%), il Piemonte e il Friuli Venezia Giulia (17,9%). Al Centro spicca la Toscana (18,1%), mentre nel Mezzogiorno la percentuale è decisamente più contenuta, con un minimo in Sardegna del 3,9% e un massimo in Abruzzo del 10%.
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