Il Pd non molla la battaglia contro l’intitolazione di Malpensa a Berlusconi
Silvia Roggiani, deputata e segretaria PD Lombardia, e Alice Bernardoni, segretaria provinciale PD Varese, rilanciano le critiche contro la decisione, definendola "calata dall'alto"

Il Partito democratico non molla la battaglia contro l’intitolazione dell’aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi. Dopo la notizia del ricorso al TAR presentato dai Comuni di Somma Lombardo, Cardano al Campo e Samarate Silvia Roggiani, deputata e segretaria PD Lombardia, e Alice Bernardoni, segretaria provinciale PD Varese, rilanciano le critiche contro la decisione, definendola “calata dall’alto” e voluta dal ministro Salvini senza consultare le comunità locali.
Le due esponenti del dem sottolineano che Berlusconi non ha legami con l’aeroporto e che la scelta non rispetta la storia dello scalo.
“Prosegue con determinazione la nostra lotta contro la decisione di intitolare l’aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi, una scelta calata dall’alto senza alcuna condivisione e che non rappresenta le volontà del territorio – spiegano Roggiani e Bernardoni -. I Comuni di Somma Lombardo, Cardano al Campo e Samarate hanno presentato il ricorso al Tar, opponendosi con forza a questa vergognosa intitolazione. È inaccettabile che il provvedimento sia stato portato avanti in modo del tutto autonomo dal Ministro Salvini, che ha accelerato le procedure, bypassando completamente le comunità locali e i loro rappresentanti. I Comuni del territorio non sono stati consultati né coinvolti nel processo decisionale, venendo di fatto esclusi da un provvedimento che li riguarda direttamente. Inoltre, non possiamo non evidenziare che Silvio Berlusconi non ha alcuna attinenza con il mondo dell’aeronautica o con la storia dell’aeroporto di Milano Malpensa. La sua intitolazione non rispetta la storia e il valore simbolico di uno degli scali più importanti d’Italia, legato a ben altre figure e a un contesto completamente diverso. Questa scelta, imposta senza ascoltare la voce del territorio, non può essere accettata. Continueremo a difendere i nostri diritti e a contrastare decisioni che non tengono conto delle volontà delle comunità locali”, hanno dichiarato Roggiani e Bernardoni.
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