L’Università dell’Insubria inaugura il nuovo studentato in città: un nuovo capitolo per lo storico Hotel del centro di Varese

Un progetto da quattro milioni di euro trasforma uno storico edificio di Varese in una moderna residenza universitaria per 65 ospiti

Inaugurato l’insubria city campus

È già operativa da diverse settimane, ma è stata inaugurata oggi ufficialmente la nuova Residenza Insubria City per gli studenti dell’Università dell’Insubria, una struttura di sette piani con una superficie totale di 3235 metri quadrati situata in una posizione strategica nel centro di Varese.

Un nome non generico, ma che deriva innanzitutto da quello dell’immobile acquisito dall’ateneo nel dicembre 2022: lo storico hotel City, di via Medaglie d’Oro, che era di proprietà della famiglia varesina Ambrosini, presente alla cerimonia.

L’operazione ha avuto un valore complessivo di circa quattro milioni di euro, di cui 2,6 milioni finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito di un bando Pnrr: ma forse la sua caratteristica più sorprendente, per i tempi della burocrazia italiani, è stata la velocità con cui è stato possibile passare dalla decisione all’operatività.

«Il nostro ateneo ha sempre puntato ad espandersi nella città: mentre di solito i campus sono un mondo a parte , qui a Varese la città si è voluta “contaminare” con gli studenti – ha detto Angelo Tagliabue, ai suoi ultimi giorni da rettore dell’ateneo di Varese e Como – Abbiamo pensato ad uno studentato diffuso quando ancora era difficile da immaginare, e abbiamo cercato di diversificare l’offerta degli alloggi per chi studia e viene in visita da noi. Quello che inauguriamo oggi, grazie anche all’appoggio dell’amministrazione comunale, si può considerare un esempio unico in Italia di studentato realizzato in una struttura già adibita all’accoglienza, un’idea che può essere modello nazionale».

Inaugurato l’insubria city campus

«Abbiamo colto l’opportunità da un finanziamento che richiedeva un investimento immediato – Spiega il direttore generale Marco Cavallotti – Con il risultato che a settembre portavamo la richiesta di bando, e a dicembre firmavamo il rogito: un’operazione piu unica che rara, dubito che altre realtà siano riuscite a fare come noi per un finanziamento del pnrr».

«E’ importante anche contestualizzare il momento in cui è stato siglato questo accordo: eravamo alla fine del 2022, stavamo uscendo dal Covid, ancora non era chiaro come sarebbe stato il futuro degli studi universitari dopo la pandemia. Inoltre, tutti ripartivano lentamente alle attività normali dopo due anni straordinari in negativo. In quel contesto, si sono presentati i fondi PNRR – spiega Andrea Moriondo, delegato all’accoglienza dell’Ateneo – Siamo stati tra i pochi atenei d’Italia a dare per certo la realizzazione di un progetto nel 2022, ricordo benissimo la riunione on line con il ministro di allora. Università piu storiche non erano in grado di dare per certo l’utilizzo dei fondi, altre università erano proprio a zero. Noi siamo riusciti ad assicurare i 65 posti letto promessi entro l’inizio del 2023».

65 POSTI, CHE QUASI RADDOPPIANO L’OFFERTA DI STUDENTATI UNIVERSITARI A VARESE

Oggi la Residenza Insubria City offre 65 posti letto in camere singole e doppie dedicate principalmente a studenti Erasmus e visiting professor: una quota importante dell’offerta abitativa universitaria, che si aggiunge ai 96 posti letto per studenti del Collegio Cattaneo e che sarà poi completata con il Campus Diffuso a Biumo Inferiore. Il comfort delle camere è quello dei posti letto di un hotel, come era: quindi ben soleggiate, sufficientemente ampie, tutte con un buon bagno e frigo interno. Ad esso si aggiungono una serie di spazi comuni interni, dalle sale studio o incontro alla zona colazioni, a sale riunioni e convegni. Ottima anche la posizione della nuova residenza: di fronte alle due stazioni ferroviarie varesine, è perfetta per chi arriva dall’aeroporto o da Milano, ed è vicinissima anche all’uscita dell’autostrada. Tra i benefit offerti dal gestore (Meit) ci sono anche biciclette gratuite, il servizio di accompagnamento a Malpensa durante il periodo natalizio e un kit di benvenuto per gli studenti.

DUE RETTORI, IL SINDACO E L’EX PROPRIETARIA: UNA INAUGURAZIONE PARTECIPATISSIMA

All’inaugurazione della Residenza Insubria City c’erano, come si usa dire, tutte le principali autorità coinvolte nel progetto. Forte, anzi fortissima, la presenza ovviamente dei rappresentanti vecchi e nuovi dell’Ateneo, con una curiosa “concentrazione” di Rettori: oltre all’attuale – benchè in scadenza, poichè il suo mandato scade il primo novembre – rettore Angelo Tagliabue, c’era anche Alberto Coen Porisini, Rettore emerito, attuale ordinario all’Università nonchè figura politica in quanto presidente del Consiglio Comunale di Varese. Ma non mancava anche una rappresentanza della prossima amministrazione dell’università: Umberto Piarulli, prorettore eletto insieme alla Rettrice Maria di PIerro, che prenderà le redini dell’Insubria dal 4 novembre prossimo.

Con loro c’erano anche, tra gli altri, anche il delegato all’accoglienza degli studenti Andrea Moriondo, il direttore generale Marco Cavallotti, il dirigente Federico Raos, i tecnici dell’Area Infrastrutture dell’Ateneo che hanno seguito le procedure.

Inaugurato l’insubria city campus

L’amministrazione comunale era rappresentata invece sia dal sindaco Davide Galimberti che dall’assessore alla Riqualificazione Urbana Andrea Civati, oltre che dal già citato presidente del Consiglio Comunale.

«È davvero bello vedere riprendere vita un luogo che era abbandonato da tempo – Ha sottolineato il sindaco Galimberti – Il potenziamento dell’università rappresenta un’opportunità di crescita fondamentale per la nostra città. Ringrazio l’ateneo per la collaborazione e per l’impegno condiviso nel valorizzare questo progetto».

Ma con loro c’erano anche i rappresentanti della proprietà, Bianca Maria e Massimo Ambrosini, che sono stati parte importante del progetto, visto che hanno consegnato alla nuova proprietà un palazzo di fatto perfettamente agibilie, che aveva bisogno solo di qualche aggiustamento: «Sono felice di vedere questi posti, che sono stati la mia vita, ancora vivi e vivaci, ma soprattutto sostanzialmente uguali – spiega Bianca Maria – Noi li avevamo lasciati ancora con la luce inserita, e con tutte le forniture, e voi avete potuto entrare fin da subito, rendendolo cosi accogliente per i giovani. Grazie».

Inaugurato l’insubria city campus

Costruito nel 1966 e chiuso dal 9 marzo 2020, primo giorno di lockdown, l’hotel City è sempre stato infatti un fiore all’occhiello dell’ospitalità varesina ed è stato lasciato in buone condizioni, tanto che i primi studenti hanno potuto accedervi subito, nel dicembre 2022. L’Ateneo ha poi provveduto a una risistemazione delle stanze per adeguarle alle esigenze della nuova destinazione.

TRA LE “RISTRUTTURAZIONI” ANCHE UN’OPERA D’ARTE NELLA HALL, RESTAURATA DLLO STESSO AUTORE, GIORGIO VICENTINI

Tra gli invitati all’inaugurazione anche un’artista, Giorgio Vicentini,  autore dell’opera “La luce alberga”, che arricchisce il bancone della Hall dagli anni 2000.

Inaugurato l’insubria city campus

«Sono venuto a visitare i lavori a gennaio, e ho visto che il lavoro era molto rovinato – spiega Giorgio Vicentini – Mi sono un po’ spaventato, e ho detto all’amministrazione se potevo restaurarlo in maniera filologica, rispettando sia il passato in cui era stato realizzato sia un presente che mi rappresenti, con un intervento che ricostruisca una contemporaneità. Ho rischiato tanto, perchè non avevo mai eseguito un restauro del mio lavoro, ma è stata un’occasione di crescita».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Ottobre 2024
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