Gli amici di Besozzo ricordano Larimar, un lancio di palloncini per la giovane morta in Sicilia
Le sue compagne della squadra di volley, una dopo l'altra, sfilando, le hanno dedicato un messaggio commovente sul senso della vita. Impossibile da accettare la morte di Larimar Annaloro, la quindicenne che pare si sia tolta la vita a Piazza Armerina
Un lancio di palloncini e le sue compagne di squadra che una dopo l’altra, sfilando, le hanno dedicato un messaggio commovente sul senso della vita. Impossibile da accettare la morte di Larimar Annaloro, la quindicenne che pare si sia tolta la vita a Piazza Armerina, a pochi chilometri da Enna, nel primo pomeriggio di martedì 5 novembre.
Sabato 9 novembre gli amici di Besozzo, dove la giovane viveva fino a un anno fa con la famiglia, si sono ritrovati per ricordarla. Anche la squadra dove Larimar giocava ha espresso il proprio cordoglio con un post: “Ciao Larimar, non ti lasciamo sola. Tu, la vita, la forza, l’allegria, la determinazione, la bellezza, il sole, l’energia…
Tu, forte in campo e forte nella vita. Non l’avresti mai buttata via, per alcun motivo Noi ne siamo sicuri”.
Ora resta da capire che cosa sia successo davvero in quelle pochissime ore che hanno anticipato la tragedia. La giovane pare sia impiccata in giardino ma le modalità non convincono prima di tutto i familiari. La madre, di origine dominicane ha lanciato un messaggio dal suo profilo facebook: “Amore mio rimarrai sempre nei nostri cuore, ti amiamo..sarà fatta giustizia”.
Figlia di un operaio e di una barista di origini cubane, frequentava il liceo scientifico della città. All’origine del gesto di Larimar ci sarebbe un episodio di violenza verbale e fisica, avvenuto a scuola poche ore prima del suo suicidio.
Prima del tragico evento, infatti, la giovane era stata coinvolta in una lite con un’altra studentessa, a quanto pare per motivi legati a un ragazzo. Insulti, schiaffi e prese per i capelli hanno attirato l’attenzione di altri studenti, che, secondo le testimonianze, l’avrebbero derisa e insultata.
La giovane rientrata in aula, dopo l’intervallo, aveva detto all’insegnante di non sentirsi bene e di voler tornare a casa. La mamma era andata a prenderla, l’aveva riportata a casa e poi era uscita per alcune commissioni. Una volta rientrata ha trovata la figlia in giardino, impiccata ad un albero. Ma le modalità lasciano perplessi i genitori, mamma, papà e la sorella, e a anche gli inquirenti: Larimar aveva diversi giri di corda intorno al corpo e la stanza era sottosopra. I funerali sono stati rinviati in attesa dell’autopsia.
La procura di Enna ha avviato un’indagine per istigazione al suicidio e sta verificando l’esistenza di immagini e video compromettenti, potenzialmente diffusi nelle chat, per comprendere se si tratti di un caso di revenge porn.
Visualizza questo post su Instagram
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Alessandra Toni su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
lenny54 su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
Valeria Vernon su MV Agusta la situazione è critica: il sindacato dice no ai licenziamenti collettivi
lenny54 su Carabinieri e polizia locale sventano la maxi rissa del sabato pomeriggio a Luino con 200 persone
Sca su Riapre il bando per la gestione dell'ex Lido di Luino
ccerfo su Finti addetti, gioielli in frigorifero, truffe al peperoncino: i carabinieri spiegano agli anziani di Ferno come reagire
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.