Il legname spiaggiato sulle rive dei laghi non sarà più considerato un “rifiuto pericoloso”

È un tema che si poneva da tempo e su cui da mesi si attendeva un aggiornamento normativo. Ora la sinergia tra il Consorzio BIM e Regione Lombardia permetterà di semplificare le operazioni di recupero e garantire una gestione più sostenibile

La \"marea\" su alberi e legname sul Lago Maggiore

Una novità importante sulla gestione della legna e dei detriti che si deposita lungo le rive dei laghi: il legname spiaggiato potrò infatti essere qualificato dal punto di vista legale come “materiali naturali non pericolosi”, aprendo le porte al suo uso come biomassa o per riciclo.

È un tema che si è posto da tempo e su cui da mesi si attendeva un aggiornamento normativo, sollecitato anche dagli enti locali e dalle realtà ambientaliste che “spingevano” per il riuso. La questione riguardava soprattutto il Lago Maggiore, dove più massiccio è l’accumulo di legname in occasione delle piene dei fiumi (in particolare dal Toce e dal Ticino).

La notizia delle nuove possibilità di rrecupero viene data da Francesca Caruso, assessora alla Cultura di Regione Lombardia, che si è presa in carico anche questo tema segnalato dalla zona del Luinese: “Grazie alla sinergia tra il Consorzio BIM e Regione Lombardia, oggi possiamo annunciare una significativa semplificazione nella gestione del legname e delle biomasse naturali spiaggiate nei porti dell’alto Varesotto, sul lago Maggiore e sul Ceresio” si legge in una nota di Caruso. “Questi materiali sono, infatti, qualificati come ‘materiali forestali naturali non pericolosi’, una soluzione che rappresenta un passo importante verso una gestione più efficace e sostenibile delle risorse naturali presenti nei nostri territori.

“Quando il Presidente del Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano (BIM) del Ticino, Patrizio Frattini, mi ha chiesto di individuare una soluzione per una questione che riguardava numerosi comuni e che, per troppo tempo, non aveva trovato risposta, mi sono immediatamente messa al lavoro con la Direzione Generale Ambiente di Regione Lombardia, che ringrazio per l’impegno profuso. La collaborazione tra istituzioni e territori ha portato oggi a un risultato concreto che semplifica la gestione dei detriti naturali e delle biomasse, garantendo al tempo stesso un’efficace tutela ambientale. Con la comunicazione chiara e la definizione giuridica dei materiali come ‘non pericolosi’, oggi possiamo finalmente dare un messaggio di chiarezza a tutti i cittadini e alle amministrazioni locali. Questo è il frutto di un lavoro di squadra che dimostra come, quando si agisce insieme, si ottengono risposte concrete e utili per il bene delle nostre comunità. Un ringraziamento particolare va anche ai consiglieri provinciali che, tramite il capogruppo Marco Colombo, hanno portato l’attenzione su questa problematica, contribuendo attivamente a una risoluzione che serve l’intero territorio”.

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Novembre 2024
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