“Il pronto soccorso di Gallarate non verrà esternalizzato”: Regione rassicura i sindacati
Il tema dell'affidamento a terzi dei servizi di PS e della sala chirurgica ortopedica di Busto tra i punti affrontati al tavolo negoziale. Soddisfatti i confederali, cauti i delegati Fials
Il futuro del pronto soccorso di Gallarate è stato tra gli argomenti all’ordine del giorno dell’incontro che si è svolto lo scorso 11 novembre tra la direzione regionale Welfare e i sindacati.
Il secondo punto all’ordine del giorno era proprio l’ipotesi di esternalizzazione del PS di Gallarate e della sala operatoria ortopedica dell’ospedale di Busto Arsizio, progetto denunciato dai sindacati confederali e che la direttrice dell’Asst Valle Olona Daniela Bianchi aveva smentito.
La Fials si è presentata all’incontro denunciando una serie di criticità su più livelli legata alla possibile esternalizzazione:
1. Qualità dei Servizi e Continuità Assistenziale con il rischio di “frammentazione della qualità dell’assistenza e la possibile differenziazioni negli standard di cura e nell’approccio al paziente”;
2. Impatto sui Lavoratori e sulle Condizioni di Lavoro dato che “i contratti sottoscritti con le aziende esterne non rispecchiano quelli del comparto pubblico in termini di stabilità, diritti sindacali e tutele sociali, creando una situazione di disparità che mina la dignità professionale e genera insoddisfazione tra i lavoratori”;
3. Costi e Trasparenza Economica perchè “affidarsi a fornitori esterni potrebbe comportare costi nascosti o maggiori spese a lungo termine, specie in caso di rinnovo dei contratti o di clausole aggiuntive”;
4. Rischio di Privatizzazione del Servizio Sanitario Pubblico: “Ogni servizio affidato a esterni rappresenta una riduzione del controllo pubblico sull’assistenza sanitaria e potrebbe aprire la strada a un aumento delle esternalizzazioni future, con un conseguente depotenziamento delle strutture pubbliche e una possibile riduzione dell’accesso equo alle cure”;
5. Coinvolgimento delle Parti Sociali e dei Cittadini: “ La mancanza di un confronto aperto e di un processo partecipativo può aumentare il divario tra istituzioni e cittadinanza, minando h fiducia nella gestione pubblica della sanità”.
La Direzione Welfare ha negato l’ipotesi di esternalizzazione
La Direzione generale Welfare ha assicurato che non c’è ipotesi di esternalizzazione dei due servizi dell’Asst Valle Olona. Una dichiarazione che ha soddisfatto i sindacati confederali FP Cgil, Cisl FP e UILFPL che, in una nota, affermano : « Visto quanto uscito sulle testate giornalistiche e viste le dichiarazioni della direzione della ASST, Regione ha dichiarato che nulla è in corso in merito all’ esternalizzazione dei servizi di PS e sala operatoria/ortopedia. Riconferma i contenuti della Delibera per cui Regione sta procedendo nel reinternalizzare e quindi nessuna ASST attiverà percorsi diversi».
Scettici i delegati Fials
Più scettici i delegati Fials: «Durante l’incontro di oggi in sede di Regione, FIALS ha ribadito la necessità di preservare la gestione pubblica dei servizi e ha richiesto chiarezza sul progetto dell’ASST Valle Olona. Regione ha confermato l’impegno per una gestione interna, escludendo l’esternalizzazione. FIALS chiede pertanto di bloccare il processo di esternalizzazione e di aprire un confronto partecipato per individuare soluzioni alternative, garantendo la qualità del servizio pubblico e la dignità del personale».
Il timore dei delegati Fials è che, con il completamento del cantiere in corso per ampliare il PS di Gallarate, si riveda l’attuale gestione interna aprendo a possibili collaborazione esterne.
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