Mandole, occhi su Alex Tyus: “Porta difesa e rimbalzi, ma in attacco non cambieremo”
Le impressioni dell'allenatore dell'Openjobmetis dopo il primo allenamento svolto dal pivot con il resto del gruppo. «Deciderò il suo impiego in accordo con preparatore e fisioterapisti»
Riflettori puntati su Alex Tyus. Il pivot di St. Louis ha svolto l’allenamento del giovedì al Campus con i nuovi compagni di squadra delle Openjobmetis e sul suo arrivo si è focalizzato parte del discorso di Herman Mandole a due giorni dalla partita di Scafati.
Varese giocherà infatti sabato sera alla “Beta Ricambi Arena” (20,30) nell’anticipo della 8a giornata di Serie A e si presenterà in Campania con un roster differente rispetto a quello che ha battuto domenica la Virtus. Quale, nei dettagli, non si sa ancora visto che Tyus si è appena unito alla squadra mentre l’altro nuovo americano (Keifer Sykes) non è ancora arrivato e non è stato ancora annunciato dal club. Motivo per il quale Mandole evita di citarlo.
TYUS IN CAMPO? DECISIONE CONDIVISA
Alex Tyus, 36 anni, ha svolto il primo allenamento con i nuovi compagni e da una prima occhiata “dal vivo” non appare fuori forma a livello fisico. Certo il pivot non ha il ritmo partita se non per qualche spezzone: Mandole lo sa, non dice se lo manderà a referto (ma propendiamo per il “sì”) e intende gestirlo di concerto con lo staff medico-fisioterapico.
«Non faremo niente al di fuori di quello che pianificheremo insieme a Silvio (Barnabà, il preparatore atletico) e con Davide Zonca e Matteo Bianchi (i fisioterapisti) per evitare poi avere un problema che lo tiene fuori per tre settimane. Per scegliere se mandarlo a referto sarà molto importante il loro parere perché hanno maggiori conoscenze della materia rispetto a me. Sono un allenatore “orizzontale” in questo senso: se facessi quello che voglio dopo aver ascoltato i pareri di chi ne sa di più, non sarei io».
Secondo Mandole conterà anche il parere del giocatore: «Vediamo anche quello che mi dirà lui. L’importante è che entri all’interno della squadra, che si trovi bene; poi ha 36 anni ed è uno che capirà la situazione. Di certo non accelereremo i tempi, neppure durante la pausa del campionato».
Foto A. Ossola/Pall. VareseCOME CAMBIA IL GIOCO DI SQUADRA?
«Io e Alex abbiamo parlato ieri a lungo – spiega Mandole nel presentare il nuovo straniero – Lui ha visto le ultime due nostre partite e ha l’esperienza per capire quello che serve alla squadra, ovvero difesa e rimbalzi. Tyus ha costruito la sua carriera su difesa e rimbalzi: ritengo che sarà una grande aggiunta di fiducia per la Openjobmetis».
L’aggiunta di un lungo meno reattivo di Akobundu-Ehiogu (che comunque resta pienamente in rosa) non comporterà particolari variazioni al basket proposto dai biancorossi. Ancora Mandole: «Non devo modificare niente. Noi corriamo sempre perché il nostro ritmo arriva delle guardie; non siamo una squadra che deve aspettare il pivot fino a quando arriva in post basso per iniziare il gioco (il post basso è la posizione tra la linea dell’area e la linea di fondo dove, spesso, si posizionano i lunghi ndr). Se il nostro “numero 5” arriva un po’ in ritardo rispetto ai piccoli noi cominciamo comunque a giocare e lo usiamo come passatore al suo arrivo in fase d’attacco».
GLI ALTRI: GRAY CONVOCATO
Se Tyus sarà della partita a Scafati (molto probabile, come detto) avrà come compagno di squadra Justin Gray. L’ala che ha saltato il match con Bologna per il problema muscolare al polpaccio avvertito a Trieste, ha svolto l’intero allenamento pur con una protezione sulla parte interessata. «Justin giocherà di sicuro: si è allenato, vedremo i riscontri “medici” ma ci sarà» conferma Mandole.
A fargli posto sarà quindi Gabe Brown, già da tempo in bilico ed escluso dai 12 contro Pistoia. Se consideriamo già Sykes come pedina a disposizione di Mandole, il sesto e ultimo posto destinato agli stranieri sarà conteso dallo stesso play ex Avellino e da Jordan Harris che al momento (giovedì pomeriggio) appare favorito per scendere in campo a Scafati. Se poi Sykes dovesse riuscire ad allenarsi con i compagni e si dimostrasse già pronto, allora lo staff dovrà decidere il da farsi.
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