Morì sul lavoro mentre sostituiva un palo della Telecom a Fagnano Olona. Assolto il datore di lavoro
Si è concluso il processo con rito abbreviato per la morte di un 42enne avvenuta nel marzo del 2022. Il difensore: "L'azienda non ha colpe ma ha risarcito moglie e figli"
![tribunale di busto arsizio](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2021/01/tribunale-di-busto-arsizio-1198111.610x431.jpg)
Il 21 marzo del 2022 un operaio di 42 anni cadde a terra mentre stava operando la sostituzione di un palo della Telecom in via Trieste a Fagnano Olona. Per quel lavoratore, padre di due bambini, si trattava di un’operazione che probabilmente aveva già fatto altre volte, seguendo la corretta procedura per la rimozione del sostegno. Quella mattina, però, un errore di valutazione di quelle procedure che conosceva bene, anche perchè formato dalla sua azienda, gli costò la vita. Morì il giorno dopo in ospedale a Varese lasciando una moglie e due figli piccoli.
Questa mattina si è concluso il processo con rito abbreviato nei confronti del titolare dell’azienda che aveva in subappalto da Sirti la gestione dei pali Telecom. Il giudice per l’udienza preliminare ha accolto la tesi presentata dal difensore Domenico Costantino e ha assolto il datore di lavoro anche se con la formula della mancanza o insufficienza della prova che il fatto sussiste (art 530 cpp comma 2). Anche lo stesso pm Nadia Calcaterra, nel formulare la sua richiesta sulla base delle indagini svolte, aveva chiesto l’assoluzione.
A fare la differenza in un giudizio di questo tipo è stato un segno rosso sul palo che l’operaio e il suo collega dovevano rimuovere. A marchiarlo era stato un tecnico della Telecom e significa divieto assoluto di salita sul palo in quanto considerato instabile. Il legale del datore di lavoro è riuscito a dimostrare come la società per cui lavoravano i due operai avesse messo in atto tutte le procedure corrette in caso di segno rosso sul palo da rimuovere. L’operaio avrebbe dovuto montare prima il palo nuovo in vetroresina e appoggiarsi a quello con la scala per disarmare e staccare il palo vecchio.
Il lavoratore deceduto, invece, quella mattina è salito con la scala appoggiandosi al palo malandato che, una volta staccato dalla casa con la quale interferiva, si è spezzato alla base facendo cadere in avanti il 42enne che è andato poi a sbattere contro un garage.
Il lavoratore avrebbe, dunque, violato una norma precisa per cui, tra l’altro, era stato formato solo quattro mesi prima. Nei test successivi al corso aveva anche barrato la risposta corretta ad un quesito sui pali contrassegnati da vernice rossa.
Questa vicenda mette in risalto ancora una volta quanto sia importante, sul lavoro, attenersi alle corrette procedure per effettuare un lavoro in sicurezza. Generalmente, infatti, procedimenti giudiziari come questo si concludono con il riconoscimento di una responsabilità da parte del datore di lavoro a causa di mancanze dal punto di vista della formazione o per procedure volte ad aumentare la produttività che mettono a rischio i lavoratori. L’azienda per la quale lavorava il 42enne, invece, aveva adottato tutte le misure necessarie per evitare un incidente di questo tipo.
Le motivazioni della sentenza verranno depositate tra sessanta giorni mentre la famiglia del lavoratore è stata già risarcita in sede civile.
Grave operaio: cade durante i lavori a un palo elettrico a Fagnano Olona
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