La figura dell’infermiere è in crisi: Nursind chiede di ridefinire le attività
Nel corso dell'audizione alla camera, il segretario del sindacato ha avanzato alcune proposte per rilanciare una professione "in via di estinzione"
Occorre rivedere la figura dell’infermiere. È quanto chiede il segretario nazionale di Nursind Andrea Bottega che ha presentato in Parlamento alcune proposte per rilanciare una professione in sofferenza.
Nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul riordino delle professioni sanitarie avviata dalla Camera dei Deputati sulle figure sanitarie, Bottega ha ricordato la difficile situazione che vive la categoria che è “quasi in estinzione”. «Parliamo di 65mila unità che mancano, secondo le stime della Corte dei Conti. Pesano il fenomeno degli abbandoni, tra dimissioni anticipate e fuga all’estero (sono 30mila gli infermieri laureati in Italia che esercitano la professione oltreconfine), ma anche una sempre più ridotta capacità di attrarre giovani. Il numero di laureati in infermieristica nel 2022 – ha aggiunto – è stato di 16,4 per 1000 abitanti rispetto alla media Ocse di 44,9».
Si chiede, dunque, di consentire alla categoria il riconoscimento di attività ad oggi assegnate formalmente ai medici, ma frequentemente svolte dagli infermieri. Secondo Bottega, “si riuscirebbe così, valorizzando la professione, a incidere anche sui tempi d’attesa delle prestazioni”.
La seconda proposta prevede di “introdurre nel nomenclatore tariffario voci ad hoc che individuino le attività infermieristiche. Ad oggi, infatti – ha evidenziato il segretario – sono presenti solo prestazioni mediche, ad eccezione della visita di controllo ostetrica. Sarebbe un passo avanti nella direzione di una maggiore autonomia del nostro lavoro”. Ultima, ma non per importanza, la richiesta di inserire tra le professioni usuranti quella infermieristica: «L’inquadramento come lavoro gravoso non tutela a sufficienza gli infermieri – ha concluso Bottega -. È incomprensibile che per solo 18 notti in meno all’anno, rispetto alla soglia delle 78, non possano neppure godere di alcun benefico previdenziale».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
GrandeFratello su Massimo Da Rin a 360 gradi: "Serve più cinismo sotto porta e con l'uomo in più. Lavoriamo su tanti aspetti per migliorare"
principe.rosso su L’estrema destra in piazza a Gallarate contro l’immigrazione: “Gallarate è nostra e ci appartiene”
Felice su Urbanistica e PGT, nuovo scontro tra Police e la Maggioranza sul nuovo supermercato a Cassano Magnago
Emilio Corrao su Balli e abbracci: il flash mob di Cocquio Trevisago per dire “no“ alla violenza di genere
principe.rosso su Gallarate "capitale" della remigrazione: il comitato di estrema destra annuncia un presidio in città
Felice su Vandalizzate le lucine di Natale al Sacro Monte di Varese






Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.