Prende a pugni un infermiere in ospedale a Varese e viene arrestato
Nei guai un sessantenne della Valceresio: ha atteso circa trenta minuti e ha dato in escandescenze, e arrivano le Volanti: tre giorni di prognosi per il sanitario

Lui, sessantenne disabile e con gravi patologie, va in pronto soccorso a Varese nel cuore della notte per un malessere. Rimane circa 30 minuti, coi sanitari che prendono subito in carico il suo caso e optano per il ricovero, a cui il paziente però si oppone. Ne nasce un diverbio che assume i toni violenti, alla fine un infermiere quarantenne ha la peggio e viene aggredito con due pugni al torace refertati come guaribili in tre giorni (Foto di repertorio).
A quel punto viene chiamata la polizia, che arriva in pronto soccorso al Circolo e fa scattare le manette in flagranza di reato per la recente introduzione della norma che aggrava le pene per aggressioni con lesioni ai danni di personale medico.
La ricostruzione del fatto è avvenuta in aula questa mattina, mercoledì 19 marzo, di fronte al giudice monocratico Stefania Brusa per il rito direttissimo. L’imputato è stato accompagnato fuori dalla gabbia e ha potuto ricostruire la sua versione di fronte al magistrato, che l’ha interrogato: “Non ho preso a pugni nessuno, semplicemente ho toccato un infermiere chiedendogli di allontanarsi, ponendogli le mani sul torace: non sarei in grado di fare del male neppure ad una formica, essendo invalido al 100%“.
Secondo il Pubblico Ministero invece il soggetto avrebbe colpito l’infermiere causandogli lesioni sia pur lievi, che rientrano però nei contorni dell’articolo “583 quater” del codice penale, che prevede l’arresto in flagranza di reato in casi analoghi a quello finito nell’annotazione di servizio della polizia (l’uomo dopo l’arresto è stato tradotto in questura e qui, di concerto col pm di turno Marialina Contaldo portato nella sua residenza in un paese della Valceresio per passare la notte).
Il pm d’aula ha chiesto quindi la convalida della misura restrittiva, senza chiedere alcuna misura cautelare da applicare all’uomo. Il difensore d’ufficio invece, l’avvocato Michele Lodi, ha proposto al giudice di non convalidare l’arresto in quanto l’uomo non è in grado di colpire nessuno vista la sua condizione fisica. Il giudice ha convalidato l’arresto.
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