Criptovalute in Europa: non solo Bitcoin

Secondo l’indagine, che ha coinvolto oltre 10.000 investitori in 13 Paesi, il mercato europeo degli investimenti è molto vasto

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Da alcuni anni le criptovalute hanno guadagnato sempre più spazio anche in Europa e mentre in passato erano una sorta di curiosità per esperti di tecnologia e attiravano per lo più investitori molto esperti e con un’elevata attitudine al rischio, oggi iniziano a far parte delle scelte finanziarie di molti cittadini europei.

Un recente studio (Europe Diving Into Crypto) realizzato da Bitpanda Technology Solutions (BTS) e Zeb Consulting fotografa bene questo cambiamento. Secondo l’indagine, che ha coinvolto oltre 10.000 investitori in 13 Paesi, il mercato europeo degli investimenti è molto vasto: si parla di più di 25.000 miliardi di euro in asset liquidi. E le criptovalute stanno diventando una parte sempre più importante di questo panorama.

Un mercato in crescita e sempre più aperto

Lo studio mostra che le persone che investono in criptovalute non si trovano solo in Paesi come Germania, Francia e Regno Unito, che hanno storicamente grandi mercati finanziari: infatti, anche nazioni come la Polonia e altri Paesi dell’Europa centrale e orientale stanno crescendo molto velocemente, con un tasso annuo composto previsto del 5,8% entro il 2027. Questo ci dice che l’interesse per le criptovalute è forte non soltanto nelle grandi piazze economiche, ma anche nei Paesi emergenti, in particolare tra i giovani e chi ha più dimestichezza con le tecnologie digitali.

Non esiste solo Bitcoin

Per molto tempo, quando si parlava di criptovalute, si è pensato solo al Bitcoin. Ma oggi non è più così: sempre più persone stanno scoprendo l’esistenza di altre valute digitali come Ethereum, XRP e Shiba Inu. Queste criptovalute hanno caratteristiche diverse e possono essere utilizzate in modi differenti. Ethereum, per esempio, è molto usato per creare applicazioni decentralizzate. XRP è pensato per facilitare i trasferimenti internazionali di denaro, mentre Shiba Inu è un token creato a uno sviluppatore anonimo noto come Ryoshi e ha una base di utenti molto attiva. Per questo motivo, sempre più persone si informano su come comprare Ethereum o altre criptovalute cercando di costruire un portafoglio diversificato.

L’importanza di un mercato regolamentato

Un altro elemento importante è costituito dalla presenza di regole comuni a livello europeo. Con il nuovo regolamento MiCAR (Markets in Crypto-Assets Regulation), l’Unione Europea ha introdotto un sistema di norme armonizzato per i mercati delle cripto-attività con l’obiettivo di renderli più sicuri e trasparenti.

Questo ha contribuito a dare più fiducia sia agli investitori privati che alle istituzioni finanziarie. Non è certo un caso che la quasi la metà delle persone intervistate abbia dichiarato di considerare le criptovalute come una possibilità di investimento sul lungo periodo e non più solo come un modo per speculare. Sicuramente, l’introduzione di regole chiare e trasparenti ha contribuito a questo cambiamento di percezione di questi asset digitali.

Gli ostacoli: scarse conoscenze e diffidenza

Nonostante la crescita dell’interesse, ci sono ancora ostacoli che frenano la diffusione delle criptovalute. Una delle principali difficoltà è la mancanza di conoscenze: quasi il 50% degli investitori intervistati ha detto di non sentirsi abbastanza preparato per capire bene il mondo cripto. Inoltre, il 42% considera ancora questo tipo di investimento troppo rischioso. Anche l’incertezza sulle regole, soprattutto nei Paesi al di fuori dell’Unione Europea, contribuisce a rallentare l’adozione. Servono quindi più educazione finanziaria e strumenti semplici per gestire gli investimenti in modo sicuro.

Il futuro delle criptovalute in Europa

È plausibile ipotizzare che l’Europa continuerà a muoversi verso una maggiore diffusione delle criptovalute. Bitcoin sarà sempre un asset importante, ma non sarà più l’unica protagonista. Ethereum, XRP e Shiba Inu e altri asset digitali stanno dimostrando di avere un ruolo sempre più rilevante, anche grazie alla fiducia crescente degli utenti e alle nuove regole che rendono il mercato più sicuro. Oggi, due persone su tre in Europa non possiedono ancora criptovalute, ma molte di loro sono curiose e interessate. Se gli operatori del settore riusciranno a offrire strumenti semplici, chiari e ben regolamentati, ci sarà spazio per una crescita ancora maggiore.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Maggio 2025
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