Fine pena mai: racconti da un’Italia che punisce e dimentica
A Materia la presentazione del libro del giornalista Alessandro Trocino. Dodici storie vere di suicidi in carcere che interrogano il sistema penale. Martedì 27 maggio ore 18

Un incontro che scava nel fondo di una realtà spesso ignorata. Una serata per guardare negli occhi il carcere, non come istituzione, ma come spazio di silenzi, sofferenze e assenze. Martedì 27 maggio alle ore 18, a Materia Spazio Libero (Via Confalonieri 5 Sant’Alessandro Castronno), Oblò Teatro e Associazione 100venti, nell’ambito del progetto Coltivare meraviglia, propongono un appuntamento che intreccia giustizia, umanità e impegno civile.
Al centro dell’incontro, la presentazione del libro “Morire di pena” del giornalista Alessandro Trocino, edito da Laterza. Un saggio che dà voce a dodici storie vere di suicidi in carcere, raccontate con la precisione del cronista e la sensibilità di chi non accetta che la sofferenza resti senza nome, né ascolto.
A quasi ottant’anni dall’abolizione della pena di morte in Italia, Morire di pena solleva una domanda scomoda e urgente: si può ancora morire per condanna, senza che nessuno se ne accorga? Per solitudine, per abbandono, per mancanza di cura? Le risposte che mancano sono il cuore del libro e dell’incontro.
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