Obbligo di pubblicazione dei contributi pubblici per gli enti del terzo settore: come funziona e quali sono le scadenze

Venerdì 30 giugno è il termine per gli enti non profit relativo all'obbligo di pubblicazione dei contributi pubblici se pari o superiori a 10mila euro. Qui tutte le informazioni

Generico 26 May 2025

Lunedì 30 giugno è il termine entro cui gli enti non profit sono tenuti a pubblicare i contributi pubblici ricevuti nel 2024, se l’importo complessivo risulta essere pari o superiore a 10mila euro. A stabilirlo è la legge 4 agosto 2017, modificata in seguito tramite il decreto legislativo 34/2019, al fine di garantire maggiore trasparenza nell’utilizzo dei fondi pubblici.

L’obbligo riguarda tutte le associazioni riconosciute e non riconosciute, fondazioni, organizzazioni non lucrative di utilità sociale, associazioni di protezione ambientale, associazioni dei consumatori e degli utenti e le cooperative sociali che svolgono attività a favore degli stranieri.

Sono invece esclusi dall’obbligo i professionisti e le imprese individuali non costituite in forma societaria.

Ma quali sono i contributi da pubblicare? Tutti gli enti non profit che hanno ricevuto sussidi, vantaggi, contributi o sovvenzioni da parte dello Stato o pubbliche amministrazioni, associazioni, fondi o enti di diritto privato con bilancio superiore a 500mila euro, sono tenuti, per legge, a rispettare il termine previsto di pubblicazione. Il limite dei 10mila euro viene stabilito secondo il principio cumulativo: se l’ente ha ricevuto più contributi durante l’anno e sommandoli risultano pari o superiori alla cifra, scatta l’obbligo di pubblicazione.

Modalità di pubblicazione

Le informazioni devono essere pubblicate sul sito internet dell’ente. In assenza di un sito, è possibile utilizzare: la pagina Facebook dell’ente o il sito internet della rete associativa o dell’associazione di categoria di appartenenza.

Tra le informazioni da inserire non devono mancare: denominazione e codice fiscale del soggetto ricevente, denominazione del soggetto erogante, somma incassata per ogni singolo rapporto giuridico, data di incasso e causale.

In caso non avvenga la pubblicazione sono previste delle sanzioni amministrative pecuniarie pari all’1% degli importi ricevuti, con un importo minimo di 2mila euro oltre l’obbligo di provvedere alla pubblicazione delle informazioni omesse. Infine, se entro 90 giorni dalla contestazione non si provvede alla pubblicazione e al pagamento della sanzione, si applica la restituzione integrale delle somme ricevute.

È importante che gli enti non profit rispettino questa scadenza per evitare sanzioni e garantire la trasparenza nell’utilizzo dei fondi pubblici.

Per ulteriori dettagli, è possibile consultare l’articolo completo sul sito di CSV Lombardia cliccando qui

CSV Insubria

Centro di Servizio per il Volontariato – Sede Territoriale di Varese

Via L. Brambilla, 15 – Varese

Tel: 0332 237757

Mail: e.pugina@csvlombardia.it

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Pubblicato il 30 Maggio 2025
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