Eventi a Materia

“Il rap è la disciplina che maggiormente racconta la realtà in cui si vive”: le voci hip-hop del Varesotto a Materia

Una serata tra musica, parole e identità nella nuova sede di VareseNews. Artisti locali si raccontano tra freestyle, esperienze e desiderio di spazi. A condurre il giornalista Marco Tresca

Provincia inferno Materia

«All’inizio eravamo in trenta, forse venti. Pazzi, in un’epoca in cui fare musica non era figo, ora invece sembra un trend», parte da qui, da un passato underground e autentico, il racconto di Fabio Kaso – uno dei nomi più importanti della scena musicale varesina – che si è raccontato insieme ad altri artisti sul palco di Materia.

Venerdì 27 maggio, Materia ha ospitato il talk organizzato da Anche Io in collaborazione con Black World, un momento di incontro per parlare della scena varesina hip-hop, come è nata e come è invece cambiata. 

Ad affiancare Kaso nell’incontro nella nuova sede di VareseNews c’erano altri tre rapper varesotti: Giostra, Teoz e Solo, il tutto con Dj Ras Tony alla consolle e qualche incursione da parte del pubblico, come gli interventi durante il dibattito da parte di Dj Vigor e Mantesem. Generazioni, rime, barre, modi di mostrarsi al pubblico, ascoltare e scoprire la musica differenti, come logico che sia quando una cultura, come quell‘hip-hop ha ormai superato le tre decadi di (vita in Italia), ma con l’intento sempre di esprime sé stessi.

Una serata di musica e parole che ha portato sul palco di Materia non solo performance, ma soprattutto voci e vissuti. «Quando ho iniziato non c’era nulla. Scrivevo senza sapere nemmeno cosa farne, finché un giorno un amico fa girare un mio testo e da lì parte tutto. Poi capita per caso un cd masterizzato, e si apre un mondo», così ha raccontato il suo inizio nel mondo del rap, racconta invece Giostra. Proprio a Materia la scorsa primavera, il rapper luinese insieme a Varese Corsi e con la complicità di Kaso, ha tenuto un laboratorio di 10 lezioni di scrittura rap che ha visto come conclusione del percorso l’esibizione dei suoi ragazzi al termine del dibattito.

Tra i vari temi trattati durante un primo momento di talk show sono stati le difficoltà nel costruirsi una propria identità, la voglia di raccontarsi attraverso il rap, la necessità di trovare i propri spazi e tanto altro.

Teoz, tra freestyle e la recente pubblicazione dell’EP Parole in Vita, racconta di un’esigenza del cantare: «Ho iniziato quando era già in voga, ma per me il rap è sempre stato un modo per tirare fuori quello che non riesco a dire. Il mio progetto, uscito il 16 maggio, è una raccolta di cinque tracce che raccontano di diverse sfumature di quello che sono».

Ed è proprio questa l’anima che si è respirata durante la serata: una comunità che usa la musica come specchio, come strumento per raccontarsi e farsi spazio, nonostante le difficoltà. A chiudere il cerchio, le parole di  Solo, autore di Provinci Inferno (titolo del brano che ha dato il nome alla serata), riassumono il senso profondo del rap: «Il rap è la disciplina che più di tutte vuole raccontare se stessi e la realtà in cui si vive, con tutti i problemi che comporta».

Tra palco e microfono, durante la serata sono dunque salite sul palco più generazioni che continuano a credere nella forza del racconto, nella verità delle parole, e nella bellezza di creare uno spazio proprio, anche – e soprattutto – in provincia.

Ascolta il podcast con le Pillole di Materia

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Pubblicato il 28 Giugno 2025
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