Oltre 140 benefattori per la Fondazione “Renato Piatti” e i centri per l’autismo di Varese, Besozzo e Milano

Alla cena di gala sono stati raccolti più di 67.000 euro per il Fondo di Solidarietà a sostegno delle famiglie in difficoltà economica o sociale

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Giovedì 26 giugno, nella cornice di Villa San Martino di Barasso, si è svolta la terza edizione della Cena di Gala estiva promossa da Fondazione Renato Piatti, evento che ha visto la partecipazione di oltre 140 benefattori tra cittadini, imprese e realtà del territorio. L’iniziativa ha permesso di raccogliere oltre 67.000 euro, destinati al Fondo di Solidarietà, lo strumento attivato per garantire interventi tempestivi e personalizzati a bambini e ragazzi con autismo e altre disabilità, e per sostenere le loro famiglie in condizioni di fragilità.

La serata è stata dedicata all’età evolutiva e si inserisce nell’ambito delle attività del 25° anniversario della Fondazione, che oggi opera in 22 centri tra le province di Varese e Milano, accogliendo più di 1.000 persone, tra cui oltre 450 minori.

Come ha spiegato Franco Radaelli, Direttore Generale della Fondazione: «Il percorso che le nostre famiglie si trovano ad affrontare per i loro bimbi con autismo, disturbi del neurosviluppo e disabilità nel momento di una diagnosi è costellato di timori, dubbi e preoccupazioni, a cui si aggiungono lunghi tempi di attesa per l’accesso ai servizi sanitari riabilitativi. Emerge, dunque, come bisogno sempre più attuale e urgente quello di poter dar loro risposta non solo attraverso “luoghi di cura”, ma anche e soprattutto “di vita”, dove tutti i nostri genitori e bimbi possano sentirsi accolti, ascoltati, sostenuti e accompagnati ad ogni passo grazie a una presa in carico multidisciplinare integrata e un orientamento continuativo da parte dei nostri professionisti. Ed è proprio per “non lasciare indietro nessuno” che è stato istituito il nostro Fondo di Solidarietà, attraverso cui abbiamo voluto offrire aiuto concreto a un numero crescente di bambini e famiglie in condizioni di fragilità».

Attivo dal 2021, il Fondo ha già permesso la presa in carico di oltre 350 bambini con diagnosi dello spettro autistico, disturbi del neurosviluppo e disabilità intellettive, garantendo loro terapie riabilitative mirate e un accompagnamento continuativo alle famiglie, per un valore complessivo di oltre 297.500 euro. I fondi raccolti quest’anno permetteranno l’attivazione di almeno 60 nuovi percorsi personalizzati presso i centri di Milano, Varese e Besozzo, dove le liste d’attesa superano attualmente i 250 bambini e i tempi stimati per l’accesso superano i due anni.

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Valentina Rusconi, Responsabile dell’Area Sociale e dei percorsi di presa in carico, ha sottolineato: «Il primo momento in cui accompagniamo le famiglie è quello della diagnosi, dove i genitori, preoccupati per il proprio figlio, cercano un luogo dove sentirsi accolti e accompagnati nella ricerca di risposte chiare. Per noi, la parola Accoglienza rappresenta la chiave. Interveniamo già in questa fase delicata, prendendo in carico bambini con diagnosi dello spettro autistico, disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, fornendo alle loro famiglie tutto il supporto necessario».

L’evento ha goduto anche quest’anno del sostegno di Fondazione Mediolanum, charity partner che ha raddoppiato i primi 30.000 euro raccolti. Un gesto che ha rappresentato una risposta concreta alle crescenti necessità delle famiglie e al bisogno di garantire percorsi di cura accessibili, anche in assenza di risorse economiche sufficienti.

Nel corso della serata non sono mancate testimonianze di genitori che hanno raccontato il proprio vissuto e l’impatto concreto del lavoro della Fondazione. È stata anche l’occasione per presentare le prossime attività in programma, tra cui “In cammino insieme sulla Via Francisca”, un progetto comunitario previsto dal 17 al 22 settembre, con l’obiettivo di promuovere una società più inclusiva.

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A concludere la serata è stato Emilio Rota, Presidente della Fondazione Renato Piatti: «Come emerge dal nostro ultimo Bilancio Sociale, solo nell’ambito dei servizi di presa in carico e accompagnamento delle famiglie, la Fondazione sostiene oltre 600 colloqui familiari (di cui 150 specifici di orientamento) e investe in progetti per garantire percorsi significativi e personalizzati grazie a sport, trasporti, attività di autonomia e socializzazione. Progetti “sartoriali” di vita, resi possibili solo grazie alla vicinanza dei nostri sostenitori e delle istituzioni locali, a cui vogliamo dire anche e soprattutto grazie per averci accompagnato sin qui!».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Giugno 2025
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