A Gornate Olona si aiuta la ricerca sul cancro mangiando focacce, pizze e maritozzi
Il 27 luglio per tutto il giorno, fino a tarda sera a Gornate Olona c'è spazio per la solidarietà: panettieri da tutta Italia (e non solo) sfornano focacce, pizze e dolci. Con una offerta si sceglie cosa prendere e si aiuta la ricerca sul cancro

C’è qualcosa di più buono del profumo del pane appena sfornato?
Sì, possiamo rispondere a gran voce: il profumo del pane caldo che permette di fare del bene ad ogni morso che si assapora. Da diversi anni è ciò che accade in Valle Olona grazie agli “Amici di Castiglione” e ad un evento speciale che unisce lievito, farina e solidarietà.
Gli ingredienti ci sono tutti per realizzare una iniziativa di successo: la maestria di panettieri che arrivano da tutta Italia (e non solo) e il guizzo di un nutrito gruppo di volontari che si sono messi in testa di impegnarsi e dare il loro contributo alla ricerca sul cancro.
Per riuscirci, hanno inventato una formula vincente: le persone arrivano, fanno una donazione alla ricerca e scelgono come “ricompensa” prodotti dolci e salati appena sfornati, da mangiare o portare a casa.

Il progetto, nato a Castiglione Olona, per diversi anni ha trovato spazio al Castello di Monteruzzo – da qui il nome “Pane in Castello” – ma dai paesi vicini è arrivata la richiesta di avere la medesima iniziativa, così la carovana della solidarietà si è messa in moto e si è spostata.
Il progetto si è trasferito per questo 2025 nella vicina Gornate Olona: «Quest’anno siamo a Villa Parrocchetti con “Pane al parco” perché l’Amministrazione comunale gornatese ci ha fortemente voluto, cosi come ha fatto quella di Tradate – spiega la presidente Saveria Fraschini – sicuramente nei prossimi anni torneremo a Castiglione Olona. È bello che la solidarietà si sposti e arrivi un po’ ovunque, noi ne siamo molto contenti».

La location è l’accogliente parco comunale, situato alle spalle del municipio: li sono stati allestiti i tavoli per mangiare, ma c’è lo spazio per cucinare, il parco giochi per i bambini e una pista da ballo pronta ad accogliere tutti domenica 27 luglio, con “Voglio tornare negli anni 80”, i 45 giri originali di “Mister P” e “Ginger” che intratterranno il pubblico, dopo un sabato sera in cui tutti sono saltati in pista, anche qualcuno che indossava il grembiule.
Il clima che si respira è quello di una grande festa: «I panettieri arrivano da tutta Italia, perfino dalla Sicilia, ma abbiamo anche una rappresentanza di panettieri e cuochi dalle Filippine, dall’Ecuador e dalla Spagna – indica Fraschini, rivolgendo lo sguardo verso l’area in cui con un po’ di lievito e un po’ di farina, si infornano teglie golose – ormai siamo diventati amici. Impegnarci insieme per fare qualcosa di utile ai malati ci ha molto legato».

Un affiatamento e un’energia positiva che contagiano il pubblico: «Chi arriva a “Pane al parco” si sente subito a suo agio. Prima due signori anziani avevano ordinato un piatto di polenta e preso qualche trancio di focaccia e pensavano di andarli a mangiare a casa. Alla fine si sono convinti a pranzare al fresco del parco e sono rimasti contenti della loro giornata. Impegnarsi per una buona causa rende ogni dettaglio importante, anche l’attenzione per chiunque arrivi a trovarci».
L’ntero ricavato sarà destinato alla ricerca sul cancro presso l’I.R.R.C.S. di Candiolo, in memoria di Caterina Modafferi, associata emerita dell’Associazione Amici di Castiglione e madre della presidente dell’associazione. Un impegno che Fraschini porta avanti con passione e sensibilità, circondata da tanti grembiuli sporchi di bianco che creano pane e dolci buoni, in tutti i sensi.

“Pane al parco” è un tassello importante di un puzzle più grande, che arriva fino in piazza Duomo. “Pane in piazza“, previsto il 24 agosto prossimo, porterà i Missionari cappuccini a impegnarsi per un altro bellissimo progetto: raccogliere fondi per costruire un panificio in Camerun a Bambui, per influire positivamente sul tessuto sociale oltre che per fornire gratuitamente pane ai giovani detenuti del carcere di Bamenda.
A Milano andranno sicuramente anche panettieri che in questo fine settimana hanno impastato in Valle Olona, senza sosta, portando con loro entusiasmo e l’esperienza di questi giorni di solidarietà. Ore e ore di lavoro durante le quali anche i loro bambini aiutavano, sparecchiando i tavoli, con una lezione di altruismo che non dimenticheranno.


«Noi ce la stiamo mettendo tutta – conclude commossa la presidente Fraschini – speriamo che la gente continui ad arrivare (domenica sera 27 luglio la cucina e i forni saranno aperti fino a tarda sera, ndr) e a fare del bene insieme a noi».

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