Ad Arcisate la Tari cresce del +9,6%. Ma il 35% dei residenti non la paga
La nuova Amministrazione comunale ha individuato vecchi errori nel calcolo delle tariffa, individuato nuovi criteri e annunciato azioni per il recupero dell'evasione

Il Consiglio comunale di Arcisate ha approvato nella serata di ieri – lunedì 30 giugno – le nuove tariffe Tari per l’anno d’imposta 2025. La tassa che finanzia i costi del servizio di raccolta differenziata, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani “deve per legge coprire integralmente i costi di questo servizio, che sono cresciuti seppure in modo contenuto”, ha detto il sindaco Antonino Centorrino annunciando un aumento del 9,6 per cento dell’importo complessivo del tributo rispetto al 2024.
Ma proprio analizzando i dati dello scorso anno sono emersi errori da correggere nella definizione della tassa per ciascun contribuente e un’evasione altissima: almeno un cittadino di arcisate su tre non paga la Tari.
VECCHI ERRORI
“La nuova Amministrazione guidata dal sindaco Antonino Centorrino, insediatasi da meno di un mese, ha rilevato che nel 2024 lo studio professionale incaricato dal Comune per la determinazione delle tariffe Tari ha erroneamente invertito la componente di costo fissa, relativa alla superficie dell’abitazione, con quella variabile collegata al numero dei componenti il nucleo familiare – si legge nella nota diffusa dall’Amministrazione – Questo errore, che non è attribuibile agli Uffici del Comune, ha comportato una rappresentazione non corretta della struttura tariffaria, determinando importi in pagamento notevolmente diversi da quanto realmente dovuto dai singoli contribuenti”.
In pratica ci sono stati utenti per i quali la metratura dell’abitazione ha inciso di più rispetto al numero dei componenti il nucleo familiare e si sono trovati a dover pagare importi più elevati di quelli realmente dovuti. Al contrario altri cittadini si sono trovati nella situazione opposta e hanno pagato, non per loro responsabilità, una somma minore.
Questa situazione ha riguardato anche le utenze non domestiche.
NUOVE TARIFFE ED EVASIONE
La determinazione delle tariffe Tari per l’anno 2025 è stata effettuata suddividendo i costi complessivi tra le diverse categorie, distinguendo tra utenze domestiche e quelle non domestiche “in maniera corretta e in misura più equa e razionale – si legge nella nota della Giunta – La nuova Amministrazione si è anche impegnata a trovare la soluzione per sanare l’errore pregresso“.
Nel lavoro di studio e approfondimento che ha portato ad individuare gli errori del 2024 e a riformulare le nuove tarffe, l’Amministrazione comunale ha anche riscontrato che ad Arcisate l’evasione della tassa sui rifiuti ha raggiunto il 35 per cento dell’importo complessivo dovuto al Comune.
“Una situazione a fronte della quale la nuova Amministrazione non intende rimanere inerte e metterà in atto le opportune azioni per il recupero dei mancati introiti”.
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