Cooperazione territoriale UE-Svizzera, primo sì a Bruxelles al piano del varesino Bianchi
Il documento propone più cooperazione su Schengen, innovazione e progetti Interreg, coinvolgendo direttamente le autorità locali

È stato approvato all’unanimità nella giornata dell’8 luglio, durante la riunione esterna della Commissione CIVEX del Comitato Europeo delle Regioni, il parere redatto dal vicepresidente del Comitato Matteo Luigi Bianchi sul rafforzamento delle relazioni territoriali tra Unione Europea e Confederazione Svizzera.
Un risultato che segna un passo importante nella costruzione di un modello più solido e strutturato di cooperazione transfrontaliera, in particolare tra Regioni europee e Cantoni svizzeri.
Un modello fondato su sussidiarietà e dialogo
«Il nostro obiettivo – ha dichiarato Bianchi – è costruire un modello di cooperazione che metta al centro sussidiarietà, sostenibilità e dialogo istituzionale concreto». Il documento approvato propone infatti una governance multilivello, in cui le autorità locali e regionali siano parte attiva dei processi decisionali tra UE e Svizzera.
I punti chiave del parere
Nel testo approvato dalla Commissione CIVEX vengono indicate cinque priorità operative: la creazione di una piattaforma di dialogo strutturato tra Regioni UE e Cantoni svizzeri; il potenziamento del programma Interreg per sostenere i progetti transfrontalieri; il coinvolgimento diretto dei territori nella gestione dell’area Schengen; la valorizzazione dei contributi svizzeri alla ricerca e innovazione; il lancio di iniziative pilota per la cooperazione economica e sociale nelle aree di confine.

Un approccio, quello di Bianchi, che punta a trasformare le aree frontaliere in motori di sviluppo condiviso, abbandonando la visione di “periferia” per abbracciare quella di “crocevia strategico”.
Verso l’approvazione definitiva in plenaria
Il parere sarà ora sottoposto alla discussione finale in sessione plenaria del Comitato delle Regioni, prevista per il mese di ottobre. Se approvato, costituirà un importante riferimento politico per i rapporti futuri tra le istituzioni europee e la Svizzera, rafforzando la dimensione territoriale nelle politiche transfrontaliere.
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