La “Pastasciutta antifascista” al Quarto Stato di Cardano, gratuita e solidale
Anche la Casa del Popolo organizza il momento ispirato alla pastasciutta della famiglia Cervi del 1943. Una serata collettiva e aperta a tutti: le offerte a sostegno di Mediterranea

Gratuita, collettiva, solidale: anche quest’anno il Circolo Quarto Stato di Cardano al Campo propone la “Pastasciutta antifascista”, in ricordo di quel gran pranzo che la famiglia Cervi offrì a tutto il paese il 25 luglio 1943, alla caduta del governo di Mussolini.
L’appuntamento è proprio nella data della ricorrenza: venerdì 25 luglio 2025, a partire dalle ore 19, il cortile di via Vittorio Veneto a Cardano si riempie per l’evento che unisce memoria storica, impegno civile e convivialità.
A Cardano l’evento è promosso dal Circolo Quarto Stato e dalla Casa del Popolo fondata nel 1905, con Anpi Cardano al Campo, Coop Lombardia – Comitato soci di zona Busto Arsizio/Cassano Magnago, Mediterranea Saving Humans, casa editrice People e con la partecipazione del collettivo “Gli Invisibili”.
Pasta, musica, libri e solidarietà
Dalle ore 19 le porte del circolo saranno aperte a tutti: l’ingresso è libero e la pastasciutta, come da tradizione, sarà gratuita per tutti i partecipanti.
La ricetta?
Quella originale del 1943: pasta, burro e parmigiano, gli ingredienti che aveva a disposizione la famiglia Cervi in quella sera in cui si festeggiava la caduta del fascismo e la speranza della pace dopo anni di guerra. È comunque prevista l’alternativa vegana.
La serata sarà arricchita da DjSet e soprattutto dalla presenza di tanti, in uno dei momenti di aggregazione più amati dell’anno.
Ci sarà anche il banco con i libri di People Editore, tra storie della Resistenza e resistenze di oggi.
Non mancherà l’aspetto solidale: le libere offerte raccolte durante la serata andranno infatti a sostegno delle attività di Mediterranea, la ong impegnata nei salvataggi in mare.
Una tradizione nata dalla Resistenza
L’iniziativa si rifà alla celebre pastasciutta distribuita dalla famiglia Cervi il 25 luglio 1943 per festeggiare la caduta del fascismo. Una pasta offerta a tutti, persino a chi era in camicia nera e si ritrovava in quei giorni a condividere la fame e la miseria dopo tre anni di scellerata guerra d’invasione portata avanti dal regime di Benito Mussolini.
Quella pastasciutta, diventata simbolo di libertà e resistenza, continua oggi in molte realtà italiane grazie all’impegno dell’Istituto Alcide Cervi e delle associazioni antifasciste.
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