La sponda di Gavirate non sarà balneabile nell’estate 2025. Il vicesindaco “Lungolago non pronto”
Il vicesindaco Roberto Zocchi spiega la scelta di non autorizzare un'area destinata ai bagnanti
Il convegno di AQST che si è tenuto domenica 29 giugno è stato modo per fare il punto della situazione sullo stato delle acque del lago di Varese. Durante la conferenza si è appreso che lo stato del lago è risultato ottimale in tutti i punti toccati dalle acque ma la decisione per garantire la balneabilità spetta alle amministrazioni comunali che dovranno mettere in pratica tutte le strategie possibili per rendere la propria spiaggia adatta per chi vuole fare il bagno.
Anche per l’estate 2025 la situazione del lungolago di Gavirate non è favorevole a una stagione di bagni: «Quest’anno ci siamo concentrati su interventi prioritari per la sistemazione del lungolago — spiega il vicesindaco Roberto Zocchi— Abbiamo rifatto l’ingresso dell’area pedonale, ma abbiamo dovuto affrontare anche il problema delle esondazioni che si è protratto per diverso tempo».
IL LAGO ESONDATO
Il lago è rimasto sopra i livelli normali fino a circa un mese e mezzo fa, complicando gli interventi programmati: «Abbiamo realizzato una passerella temporanea in ghiaia per garantire il passaggio lungo la ciclabile — prosegue Zocchi— e, appena le acque sono rientrate, ci siamo dedicati alla sistemazione delle sorgive».

Per questo, la possibilità di predisporre un’area attrezzata per la balneazione è stata esclusa fin da subito: «Sapevamo già che, in queste condizioni, non sarebbe stato possibile garantire i servizi minimi necessari, anche per una scelta consapevole — conclude —. Non avrebbe avuto senso attrezzare la zona per poche settimane, senza le condizioni adeguate e senza aver completato gli interventi strutturali che riteniamo prioritari per il lungolago».
LUNGOLAGO DI GAVIRATE HA POTENZIALITÀ DIFFERENTI
«Il lungolago di Gavirate, rispetto ad altre zone del Lago di Varese, non si presta a una vera e propria vocazione balneare, basti pensare a Bodio Lomnago, che può contare su una spiaggia naturale, con una conformazione più adatta alla balneazione».

Secondo Il vicesindaco Zocchi, la sponda di Gavirate ha comunque delle potenzialità, ma occorre un percorso diverso: «Crediamo che questa area vada valorizzata in altro modo, puntando su iniziative e interventi che ne esaltino le caratteristiche, senza forzare una destinazione d’uso poco compatibile con la conformazione attuale».
In ogni caso, anche volendo individuare una piccola zona balneabile, i tempi e le condizioni per quest’anno non lo permettono: «L’area destinabile alla balneazione sarebbe comunque limitata e richiederebbe opere propedeutiche, sia dal punto di vista ambientale che strutturale, che per quest’anno non era possibile realizzare».
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