Un “patentino digitale” per i giovani: la Lombardia prepara una legge per un uso consapevole del web
La proposta di legge depositata dal consigliere regionale Giuseppe Licata mira a introdurre un percorso formativo strutturato per insegnare ai ragazzi un uso consapevole del digitale. Al centro, un “patentino” da conseguire con corsi ed esami, rivolto in particolare agli studenti delle scuole medie

In media, un adolescente prende in mano il telefono cento volte al giorno. Nel giro della stessa giornata, lo utilizza per circa sei ore. Tra i bambini dagli 0 ai due anni, il 26% utilizza già il cellulare senza supervisione. La percentuale sale rapidamente col crescere dell’età e arrivati ai 15 anni, praticamente tutti lo usano. Smartphone, social e intelligenza artificiale hanno cambiato la quotidianità degli adolescenti, delle famiglie e delle scuole.
Per affrontare le sfide poste dalle nuove tecnologie, il consigliere regionale Giuseppe Licata ha depositato una proposta di legge per l’istituzione di un “Patentino digitale“, con l’obiettivo di promuovere un’educazione digitale più approfondita in tutte le scuole della Lombardia. Il progetto è stato presentato lunedì 7 luglio a Materia, la sede di VareseNews.
Cos’è il Patentino digitale?
Il Patentino digitale vuole essere uno strumento per potenziare l’educazione digitale degli studenti (in particolare delle scuole medie e delle superiori) degli insegnanti e delle famiglie in tutte le scuole della Lombardia. «Esistono già – spiega Licata – progetti simili attivi in alcune scuole, ma la loro diffusione è parziale e le informazioni che si trasmettono non sono omogenee».
La proposta di legge prevede la realizzazione di una piattaforma digitale con materiali educativi sempre aggiornati ai quali potranno accedere gli insegnanti delle scuole della Lombardia. Gli studenti che prenderanno parte a questi corsi e dimostreranno di aver acquisito i contenuti, riceveranno il loro Patentino digitale.
La legge stanzierebbe 200.000 euro per la realizzazione del portale e altri 60.000 euro per la stesura dei materiali, l’aggiornamento dei contenuti e l’organizzazione di iniziative (come appunto il “Patentino-day”).

Intelligenza artificiale a scuola, «Attenzione a sostituire il cervello con una macchina»
All’incontro di lunedì è intervenuta anche Marianna Sala, presidente del Corecom – Comitato per le comunicazioni della Regione Lombardia, che ha messo in guardia sui rischi dell’intelligenza artificiale nelle scuole, ma anche sulle sue opportunità.
«Bisogna evitare – afferma Sala – di sostituire l’utilizzo del cervello con una macchina soprattutto in una fase delicata come l’adolescenza. L’intelligenza artificiale può offrire grandi vantaggi, ma va usata bene. Bisogna informare meglio sia i giovani che gli insegnanti».
Una sfida difficile, che rende necessario coinvolgere tutti gli attori in campo. «Non si può fermare il progresso tecnologico e per non subirlo è importante fare rete. Il Corecom si impegna già in questo campo con l’organizzazione di corsi sull’educazione digitale nelle scuole. Sarebbe bello se si riuscisse a organizzare questi momenti in modo sistematico in tutto il territorio regionale».
«Serve un approccio etico all’intelligenza artificiale»
Anche secondo Simona Tironi, assessore all’Istruzione della Regione Lombardia, è necessario dedicare più tempo e risorse alla formazione sul tema dell’intelligenza artificiale. «Solo aiutando gli studenti a un approccio etico nell’intelligenza artificiale – sottolinea Tironi -, potranno utilizzarla in modo da ottenere un impatto positivo nella loro vita».
Un compito importante, soprattutto perché, come sottolinea Tironi, gli studenti di oggi saranno anche gli imprenditori di domani. «Non possiamo permetterci – sottolinea Tironi – un futuro in cui le persone utilizzeranno queste macchine solamente per migliorare l’efficienza delle aziende. All’interno delle nostre imprese c’è un aspetto umano importante fatto di esperienze e relazioni che non dobbiamo perdere».
Non solo intelligenza artificiale, i rischi del digitale nell’adolescenza
L’intelligenza artificiale è solo l’ultima rivoluzione tecnologica che ha coinvolto la nuova generazione. Web e social hanno da tempo contribuito alla nascita di nuovi fenomeni di disagio giovanile, molti di questi ormai ben noti e molto diffusi: cyberbullismo, dipendenza digitale, diffusione di fake news, ansia da prestazione, gioco d’azzardo…
Proprio come una patente di guida, il Patentino digitale vuole quindi diventare uno strumento per aiutare le nuove generazioni a viaggiare online in sicurezza, conoscere i pericoli della rete e come evitarli.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Roberto Ganna su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Baffetta su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Fabrizio Tamborini su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Alessandro Zanzi su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Emanuele Zanetti su Motociclista di Ferno ucciso da un orso in Romania
GrandeFratello su Superate le 700 firme per la petizione sul recupero del Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.