Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo

Alle 8:15 del 6 agosto 1945 l’Enola Gay sganciò “Little Boy”, segnando l’inizio dell’era atomica e cambiando per sempre la storia mondiale. La memoria delle vittime si intreccia ai timori per il ritorno delle armi nucleari nelle strategie globali

bomba atomica

Oggi, 6 agosto 2025, si commemorano gli 80 anni dal bombardamento atomico su Hiroshima, un evento che ha segnato indelebilmente la storia mondiale cominciato alle 8:15 del 6 agosto 1945, quando un bombardiere americano B-29 chiamato Enola Gay sganciò la bomba atomica Little Boy su Hiroshima, usando uranio con una potenza stimata di circa 15 kilotoni.

L’esplosione distrusse oltre due terzi degli edifici: si calcola che circa 70.000 persone morirono immediatamente e più di 140.000 entro la fine del 1945 a causa degli effetti della radiazione e delle ferite. Tre giorni dopo, un’altra bomba fu sganciata su Nagasaki, accelerando la resa del Giappone e la fine della Seconda Guerra Mondiale. Nacque un ordine mondiale in cui la bomba atomica divenne deterrente supremo, con tutti i dilemmi etici e strategici che conosciamo oggi.

Il bombardamento fu il primo impiego militare di un’arma nucleare: uno spartiacque che inaugurò l’era atomica e inaugurò un dibattito più che mai attuale sulla deterrenza nucleare e la necessità del disarmo.

Impegni internazionali di lunga data in materia di non proliferazione, riduzione ed eliminazione delle armi nucleari, sanciti anche nel Trattato di Non Proliferazione delle Armi Nucleari (TNP) del 1968, sono a rischio perché queste armi stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nelle politiche e dottrine di sicurezza di diversi Paesi.

Le bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki contarono più di 210.000 morti e 150.000 feriti a causa delle due esplosioni. Ad oggi il Giappone è l’unica nazione vittima di un attacco nucleare in tempo di guerra. Un monito di una importanza inequivocabile, che Tokyo non intende omettere di scandire alla memoria del mondo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Agosto 2025
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  1. Bruno Paolillo
    Scritto da Bruno Paolillo

    Piccolo errore: l’orologio esposto al museo della “Bomba” di Hiroshima e’ fermo alle 08,14 e non alle 08,15….!
    Un museo che TUTTI dovrebbero prima o poi visitare (meglio “prima”!!!) nella propria vita, in primis i politici e i Capi di Stato…!!!
    Descriverlo non è possibile…..
    Bruno

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