Condanne a Varese per il “crack Castiglioni“

Bancarotta fraudolenta e maxi evasione fiscale (oltre un miliardo) fra i reati contestati. In tutto 36 anni di carcere per cinque degli imputati. Le difese ricorreranno in appello

giustizia generica tribunale busto arsizio

Dopo anni di udienze, analisi probatoria tecnica, quintali di faldoni cartacei mossi con i carrelli arriva la decisione del tribunale di Varese, il primo grado, per il caso della “Casti Group“ e dei suoi amministratori finiti al centro di un’indagine della guardia di Finanza di Perugia che oltre dieci anni fa contestava una maxi evasione fiscale e una bancarotta fraudolenta.

Per quelle accuse sono stati condannati, venerdì, 5 imputati complessivamente a 34 anni di carcere, 12 in meno rispetto alle richieste del pubblico ministero, Marialina Contaldo, che mesi fa aveva esplicitato pene più severe nel complesso. Condannata dunque Marina Elisa Affri, (forse la figura più vicina al “dominus“ della grane holding attiva nel ramo della manifattura meccanica Gianfranco Castiglioni, scomparso quattro anni fa) la pronuncia del giudice è per una pena di 9 anni e 5 mesi. Le altre condanne, ecco a quanto ammontano: 7 anni a Maria Laura Sebastianelli; Davide Castiglioni 6 anni e 6 mesi; Claudio Maria Castiglioni 5 anni e 4 mesi; 5 anni e 10 mesi per Antonio Gambino; assoluzione per Antonio Giacometti.

Corpose, si parla di milioni, le provvisionali – cioè gli anticipi su una futura e più compita quantificazione del risarcimento in sede civile –  decise sempre dal tribunale nel dispositivo della sentenza arrivata all’ora di pranzo di venerdì.

Le difese, una fra tutte quella patrocinata dal penalista varesino Alberto Zanzi, assicurano l’impugnazione dopo aver chiesto nel corso delle arringhe l’assoluzione per gli assistiti: «Faremo appello, questo è scontato» (ricordiamo che anche in questo contesto, come per tutte le pronunce di primo grado, gli imputati sono da riconoscersi come innocenti sino a prova contraria e fintanto che la pronincia non giunge all’ultimo grado di giudizio).

Il processo in corso a Varese coinvolge sei imputati accusati a vario titolo di bancarotta fraudolenta e frode fiscale. L’inchiesta, avviata nel 2012 dalla Guardia di Finanza di Perugia dopo anomalie riscontrate dall’Agenzia delle Entrate sull’IVA della Isotta Fraschini (con sede legale a Spoleto), ha fatto emergere una presunta maxi frode da importi miliardari. Le indagini, poi trasferite a Varese, hanno portato a quattro misure cautelari e al fallimento del gruppo. L’operazione è stata denominata “Golden Lake”, dal software utilizzato dalle società per gestire il sistema contestato. L’evasione fiscale contestata dalla Procura, che nella requisitoria aveva descritto il Casti Group come uno dei principali gruppi industriali in Italia ammonterebbe secondo le contestazioni mosse a «1,4 miliardi di euro».

VICENDA CASTI GROUP TUTTI GLI ARTICOLI

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 26 Settembre 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.