Covid e influenza: la doppia minaccia e l’importanza di vaccinarsi secondo l’infettivologo Paolo Grossi

L'infettivologo dell'ospedale di Varese e docente dell'Università dell'Insubria prevede una stagione influenzale impegnativa e raccomanda il vaccino soprattutto alle categorie più fragili

In Lombardia, nella settimana tra il 4 e il 10 settembre (ultimo dato disponibile del Ministero della salute) i casi di contagi per covid sono stati  918 contro i 532 della settimana precedente. L’aumento si registra anche per i decessi: 5 contro i precedenti 2.  Il tasso di positività sui tamponi eseguiti, però, è lievemente calato da 11,0% al precedente 11,4% a fronte, però, di un’attività di indagine raddoppiata: 8318 tamponi contro o 4668 della settimana precedente.

Ai contagi covid si sommano le notizie che arrivano dall’emisfero australe dove l’influenza della stagione invernale è stata intensa.

Il professor Paolo Grossi, direttore della clinica infettivologica dell’Asst Sette laghi e docente dell’Università dell’Insubria, traccia un quadro:

Come sarà la prossima influenza?

«Secondo i dati che provengono dall’Australia, l‘infezione da virus influenzale quest’anno sembrerebbe essere particolarmente aggressiva. Per tale motivo, l’importanza della vaccinazione diventa ancora maggiore».

Il Covid rimane ancora una minaccia per la nostra salute?

Il Covid-19 continua ad essere una realtà presente. Il virus rimane pericoloso, in particolare per i soggetti vulnerabili. Recentemente ho ricoverato dei pazienti fragili con malattia grave legata a questo virus.

Perché ci si deve vaccinare?

Perché il vaccino è efficace. In senso lato, vaccinarsi è importante perché aiuta a mettersi in sicurezza e a evitare conseguenze, a volte, molto severe che possono derivare dall’influenza o dal Covid.
Per proteggere i più vulnerabili, i soggetti più fragili  sono quelli che traggono maggiore vantaggio dal vaccino. Purtroppo, ogni anno vengono ricoverati diversi pazienti, spesso per forme severe di influenza.
Per contenere la trasmissione: la vaccinazione aiuta anche a evitare di diventare fonte o veicolo di trasmissione dell’infezione. Questo è particolarmente rilevante per gli operatori sanitari.

Chi si deve vaccinare?

I gruppi specifici che dovrebbero vaccinarsi sono: i pazienti grandi anziani, i pazienti con immunocompromissione, gli oncologici, in generale, chi sviluppa forme severe di influenza.
Tutte queste categorie dovrebbero fare entrambe le vaccinazioni, sia per l’influenza che per il Covid.
Inoltre, tutti gli operatori sanitari. La vaccinazione del personale sanitario è cruciale per evitare di infettarsi (e quindi non essere disponibili quando c’è maggiore necessità) e per evitare di trasmettere l’infezione ai pazienti ricoverati che sono già in ospedale per altri problemi. Per questa categoria, la vaccinazione è disponibile già dal primo ottobre.

I vaccini sono sicuri?

Sì, i vaccini sono considerati sicuri. Il vaccino antiinfluenzale è in uso da moltissimi anni ed è assolutamente sicuro. Lo stesso giudizio di sicurezza viene espresso anche per il vaccino per il Covid.
Secondo tutte le evidenza scientifiche, non c’è ragione di non vaccinarsi per timore di chissà quali effetti avversi.

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Pubblicato il 19 Settembre 2025
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