Integrazione scolastica e lavoro: le priorità del Prefetto di Varese nella gestione dell’immigrazione
Il prefetto di Varese ha presentato dati sull'immigrazione nella provincia, evidenziando la presenza di 3.627 richiedenti asilo, 1.109 dei quali attualmente ospitati nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS)
Il Prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, ha fornito un quadro dettagliato della situazione dell’immigrazione nella provincia, evidenziando l’importanza di un approccio integrato e collaborativo tra enti locali, forze dell’ordine, istituzioni scolastiche e il terzo settore. I dati forniti mostrano che, su una popolazione di 881.907 abitanti, 79.226 sono stranieri regolari, pari al 9% del totale. Di questi, 3.627 sono richiedenti asilo, e 1.109 attualmente ospitati nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS), distribuiti in 28 dei 136 comuni della provincia.
Collaborazione tra enti e integrazione dei minori stranieri non accompagnati
Una delle principali sfide affrontate dalla Prefettura è la gestione dei minori stranieri non accompagnati (MSNA). Pasquariello ha sottolineato l’importanza di un protocollo, firmato nel luglio 2024, che coinvolge vari attori istituzionali e del terzo settore, al fine di garantire un’accoglienza adeguata e attività che favoriscano l’integrazione. Il progetto “Ciak on the Road“, che ha visto protagonisti i MSNA in un corso di recitazione per facilitare l’apprendimento della lingua italiana, è un esempio di iniziativa innovativa per migliorare la comunicazione e l’inclusione sociale.
Inserimento lavorativo e prevenzione della delinquenza
Il Prefetto ha anche affrontato il tema dell’integrazione lavorativa come strumento fondamentale per prevenire fenomeni di delinquenza. Ha evidenziato che, purtroppo, solo 28 comuni su 136 della provincia ospitano centri di accoglienza, ma dove questi sono presenti, la collaborazione con il terzo settore e le istituzioni è costante. L’inserimento lavorativo viene visto come un “salto di qualità” per l’integrazione, poiché consente agli immigrati di integrarsi nel tessuto socioeconomico locale e ridurre i rischi di emarginazione e criminalità.
Diritto a non emigrare e legalità
Pasquariello ha ribadito che il “primo diritto” di ogni persona è quello di non dover emigrare, sottolineando come molte persone siano costrette a lasciare il proprio paese a causa di guerre, crisi economiche o carestie. Una volta arrivati in Italia, però, l’integrazione deve avvenire nel pieno rispetto della legalità, un aspetto fondamentale per la costruzione di una società coesa e rispettosa dei diritti di tutti.
Progetti culturali e inclusione sociale
Per favorire una cultura della solidarietà e della conoscenza reciproca, il Prefetto ha annunciato la promozione di un “festival delle culture e delle religioni“, che si terrà nell’ambito del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione. Questa iniziativa mira a creare occasioni di incontro tra le diverse comunità presenti sul territorio, promuovendo un dialogo interculturale e il rispetto delle diversità. A Lozza, il festival interculturale organizzato dal Comune è un altro esempio di come la cultura possa essere un motore di inclusione.
Gestione dei senza tetto e progetti a Malpensa
Il Prefetto ha anche discusso della gestione dei senzatetto a Malpensa, un tema delicato che coinvolge la collaborazione tra la Prefettura, SEA, il Comune di Milano, la Regione Lombardia, Caritas e Croce Rossa. Un protocollo firmato recentemente prevede un finanziamento di 300.000 euro per aiutare i senzatetto presenti nell’area dell’aeroporto. Inoltre, un immobile demaniale a Luino ospiterà due famiglie di richiedenti asilo, confermando l’impegno continuo nel rispondere alle esigenze di accoglienza.
“Un tetto per i senza tetto”, la campagna di SOS Stazione dopo gli sgomberi a Malpensa
Il Centro NAI di Varese: un eccellenza nell’integrazione scolastica
Un’ulteriore iniziativa di grande rilevanza è rappresentata dal Centro NAI e NAI Plus di Varese, che offre un programma di alfabetizzazione in italiano per gli studenti neoarrivati. Il progetto, attivo dal 2010, consente ai giovani migranti di imparare la lingua e di rientrare in modo più preparato nel percorso scolastico, favorendo un’integrazione scolastica più efficace e duratura.
La gestione dell’immigrazione nella provincia di Varese si configura come un processo complesso, ma ricco di iniziative positive e concrete, che vanno dalla gestione dei minori non accompagnati all’integrazione lavorativa, fino alla promozione di progetti culturali e all’attenzione per i senzatetto. Un impegno che, secondo il Prefetto Pasquariello, è essenziale per costruire una comunità inclusiva e rispettosa delle diversità.
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