Operazione della guardia di Finanza contro lo streaming illegale: da Cagliari indagini in tutta Italia
Gli accertamenti preliminari hanno poi permesso di ricostruire un sistema ramificato, identificando una serie di soggetti coinvolti lungo la filiera della pirateria, inclusi fornitori di contenuti, reti di distribuzione e server

Sequestri e perquisizioni in diverse regioni italiane a contrasto dello streaming illegale di contenuti televisivi e a tutela del diritto d’autore: è il bilancio dell’operazione dei militari del comando Provinciale della Guardia di finanza di Cagliari
L’indagine è partita dopo un controllo amministrativo operato dai finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano, coordinati dal Gruppo Cagliari, in un esercizio pubblico dell’hinterland del capoluogo, avevano inizialmente rilevato la proiezione abusiva di contenuti pay per view attraverso l’utilizzo di apparecchi illegali che consentono di accedere a centinaia di contenuti multimediali (film, serie tv ed eventi sportivi in diretta). Gli accertamenti preliminari hanno poi permesso di ricostruire un sistema ramificato, identificando una serie di soggetti coinvolti lungo la filiera della pirateria, inclusi fornitori di contenuti, reti di distribuzione e server.
Le prime evidenze suggeriscono che la struttura criminale operi su scala transnazionale. Per questo le attività investigative stanno ora proseguendo per la ricostruzione dell’intera filiera e l’acquisizione di ulteriori fonti di prova, con il coinvolgimento delle Autorità statunitensi e dei Paesi Bassi. Gli investigatori sottolineano come i proventi dello streaming illegale alimentino l’evasione fiscale ed il riciclaggio di denaro.
Il comando della Guardia di finanza di Cagliari ha rilevato l’importanza strategica dell’iniziativa: “Questa operazione rappresenta un tassello fondamentale nella lotta contro la pirateria audiovisiva. La forte sinergia tra la Procura della Repubblica cagliaritana e le Fiamme gialle permette, da una parte, di smantellare le organizzazioni criminali che operano in questo settore, dall’altra, di sanzionare penalmente e amministrativamente tutti i potenziali acquirenti in fase di identificazione”. L’intervento si inserisce in una cornice più ampia di impegno della Guardia di finanza a tutela del diritto d’autore, con l’obiettivo di proteggere l’ecosistema digitale, sostenere l’industria audiovisiva legale e garantire condizioni eque per i professionisti del settore.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Come sarà lo sciopero dei trasporti di lunedì 22 settembre
ccerfo su Decidere bene nell’era del rumore. Da New York a Varese: che cosa impariamo dalla vita (compressa) dei leader
lucausa744 su Duemila sacchi di rifiuti abbandonati in un anno, il sindaco di Brenta Ballardin: “Con la nuova legge stop all’impunità”
Nabanita Das su Una medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Fisica per il Liceo Scientifico
Giorgio Moroni su Stie replica alle critiche per i trasporti degli studenti: "Pronti a valutare i rimborsi ma ci sono carenze e difficoltà"
DavideCastronno su "Chiediamo ad Anas di abbattere i ruderi all'ingresso di Varese"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.