«Se conosciamo le regole del mondo, lo apprezziamo di più», Federico Benuzzi e la Fisica che fa sognare
Uno spettacolo che attraverso la giocoleria ha saputo parlare di scienza in modo intuitivo e coinvolgente
Anche la Fisica può fare sognare. Federico Benuzzi, docente, divulgatore scientifico e autore, ha portato a Materia, lo Spazio libero di VareseNews a Castronno, il suo spettacolo La Fisica Sognante. Un’esibizione che ha mescolato il fascino della fisica con la magia della giocoleria. Ad arricchire l’esperienza, il dialogo moderato da Martin Stigol in cui l’autore ha riflettuto su come la scienza possa essere raccontata in modo diverso, con un linguaggio accessibile a tutti, adulti e bambini, grazie alla potenza delle arti performative.
La Fisica che incontra la giocoleria
Benuzzi ha iniziato l’incontro raccontando un po’ di sé, dalle sue radici come studente di fisica, fino alla sua carriera di divulgatore. Ha spiegato come la giocoleria, un’attività che ha iniziato per invidia nei confronti di suo fratello, sia diventata un potente strumento per raccontare la scienza. «La giocoleria – spiega – si è trasformata in un linguaggio capace di trasmettere concetti complessi come quelli della fisica e della matematica in modo giocoso e comprensibile».
Benuzzi usa le tecniche della giocoleria per esplorare le leggi della scienza, dai movimenti dei corpi alla simmetria, senza mai perdere il carattere di gioco e spettacolo. In merito, Benuzzi ha anche scritto numerosi libri, in cui la divulgazione scientifica si fonde alla narrazione e dove la giocoleria diventa metafora per illustrare principi scientifici in modo semplice e intuitivo.
Imparare la giocoleria, una strada in salita
Nel corso della chiacchierata, Benuzzi ha anche riflettuto su quanto lavoro e dedizione siano stati necessari per arrivare dove è oggi. Ha parlato delle difficoltà incontrate lungo il percorso e delle tante ore passate ad allenarsi per affinare la sua tecnica di giocoleria. Movimenti che sembrano immediati e leggeri, ma che nascondono una profonda preparazione tecnica. «La passione – sottolinea Benuzzi – è il motore che mi spinge a continuare. Il tempo che abbiamo a disposizione è limitato e bisogna saper fare delle scelte».
Scelte, sì, ma anche rinunce che sono spesso necessarie per raggiungere il proprio obiettivo. «La passione per questo lavoro – aggiunge – mi spinge ad affrontare sacrifici, ma ogni scelta comporta delle rinunce. Nonostante ciò, la soddisfazione di realizzarmi in ciò che faccio è impagabile».
«Ci sono tante strade per la felicità»
In uno dei momenti più toccanti, Benuzzi ha invitato i giovani presenti in sala a non essere ossessionati dall’idea di “avere tutto”. «La realizzazione personale – afferma – può passare attraverso molte strade: il lavoro, lo sport, la famiglia, l’arte, la scienza. L’importante è seguire una propria passione, accettando che il percorso non sarà mai lineare e che, a volte, la felicità si trova anche nelle piccole scelte quotidiane».
Il prossimo obiettivo? Parlare di entanglement
Nel futuro di Federico Benuzzi c’è già un nuovo spettacolo: Intrecci. Il progetto esplorerà l’affascinante concetto fisico di entanglement: un fenomeno della meccanica quantistica che suggerisce l’esistenza di connessioni tra particelle distanti. Un concetto complesso, ma che Benuzzi affronterà in modo comprensibile e coinvolgente.
D’altronde, saper emozionare il pubblico è la vera chiave per avvicinarlo ai concetti della Fisica. Un’occasione unica per riscoprire la scienza sotto una nuova luce, quella di un sogno che unisce mente e cuore.
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