Stagione record per il “città di Somma Lombardo” in val Formazza, con 850 presenze
Tre mesi impegnativi per i 58 volontari che si sono alternati. Nel penultimo weekend di apertura la donazione di un quadro che ricorda Ambrogio Rossi, primo presidente della Sezione Cai sommese

Si avvicina il momento della chiusura per il Rifugio Somma del CAI: il 20 e il 21 settembre sarà infatti l’ultimo fine settimana di apertura al pubblico. Una stagione al top per i 58 volontari, tutti soci CAI, che nel complesso hanno totalizzato circa 360 giornate di presenza. In squadre di cinque volontari, i soci – chi in cucina, chi in sala, chi addetto alle pulizie, chi ancora alla gestione di tutti i servizi – si sono alternati alla guida del Rifugio che dispone di 19 posti letto.
Una stagione super positiva anche per il volume di escursionisti che hanno scelto il “Somma” come meta o come tappa intermedia per le loro escursioni: se le prenotazioni ricevute per l’ultimo fine settimana di apertura saranno confermate, al termine di questi tre mesi, il totale delle presenze di stagione farà segnare un numero impressionante, circa 850 presenze a partire dal primo fine settimana di apertura 13-15 giugno. Il Rifugio è stato aperto nei fine settimana mentre dal 18 luglio al 24 agosto tutti i giorni.
Oltre ai “normali” escursionisti (circa 680) il Rifugio Somma ha ospitato per una settimana dal 30 giugno al 4 luglio il camp del Gruppo Alpinismo Giovanile della Sezione SEO CAI Domodossola, composto da 15 ragazzi e tre Guide e per circa un mese, dal 7 luglio all’8 agosto, i tecnici della squadra che ha eseguito lavori di manutenzione all’interno della diga del Sabbione.
E a rendere ancora più entusiasmante la stagione nel mese di luglio al “Rifugio Somma” si è celebrata una giornata ricca di emozioni grazie al bel gesto dei figli di Angela Rossi, nipote di Ambrogio Rossi, primo storico presidente della Sezione CAI di Somma Lombardo e figura di rilievo per la città di Somma, scomparso nel febbraio 2004.
La donna, scomparsa nell’ottobre del 2024, aveva ricevuto in dono dallo zio appassionato di pittura, un quadro dedicato proprio alla montagna, così tanto amata da Ambrogio. Quadro che è stato donato proprio al “Rifugio Somma”. L’opera cattura l’essenza intima della montagna e ritrae la chiesetta di Finero, in Val Cannobina, altro luogo caro ai sommesi.
La cerimonia ha visto la partecipazione dei famigliari di Angela Rossi, e di molti soci CAI, fra cui in rappresentanza della dirigenza sezionale del CAI di Somma, Renato Aggio e Marco Zocchi, che hanno ricordato la figura di Ambrogio Rossi, non solo come artista, ma anche come amante della montagna, presenza attiva nella vita associativa del Club Alpino Italiano e promotore dell’acquisizione dello stabile che, dopo qualche anno di lavoro, è diventato il Rifugio CAI Somma Lombardo.
I figli di Angela, Rosanna e Marcello hanno ringraziato anche a nome delle sorelle Silvana e Laura che non hanno potuto presenziare, i rappresentanti del CAI. «È un onore sapere che il suo ricordo continuerà a vivere tra queste pareti, tra le cime che Ambrogio e Angela hanno tanto amato», come recita la targa commemorativa posta sotto il quadro.
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