“Un’isola per rifugiarsi”. A Materia Mozzati racconta territori, dalla “sua” Stromboli alla casa di Orino
"Acqua, Fuoco e Trottola" è ambientato sull'isola vulcanica delle Eolie. Lo scrittore ne ha parlato con il direttore di VareseNews Marco Giovannelli e con il sindaco di Orino, città dove Mozzati ha una casa. "Orino è una Stromboli di terra, un luogo dove stringere legami"

Un’isola, un vulcano, una comunità di amici. Intorno al vulcano e all’isola di Stromboli si muove Acqua, Fuoco, Terra, il nuovo romanzo di Michele Mozzati, presentato martedì 2 settembre a Materia. A condurre la serata è stato il direttore di VareseNews Marco Giovannelli, che ha conversato con l’autore, “il Michele” di Gino e Michele, insieme al sindaco di Orino, Federico Raos.
La narrazione di Mozzati si apre da un’esperienza di vita collettiva, quella che ha segnato gran parte della sua carriera, e approda alla dimensione più intima della scrittura. «Arriva un momento in cui capisci che certe esperienze non puoi tenerle solo per te. Se pensi di avere la capacità di raccontarle, devi condividerle. Ho 75 anni, se non lo faccio adesso, non lo faccio più, quindi devo cogliere l’occasione» ha detto in apertura di serata ricordando i riscontri ricevuti dai lettori.
Il romanzo si sviluppa su due piani temporali, tra il 1985 e il 2019, con un gruppo di vecchi amici si ritrova a Stromboli. «Tutti avremmo bisogno di un’isola in cui rifugiarci, non per isolarci, ma per costruire un dialogo con chi ci vive» ha spiegato Mozzati, raccontando il legame con Stromboli, che da allora continua a frequentare.
Il dialogo si è poi allargato ad un altro luogo speciale per Mozzati, Orino, paese della Valcuvia dove ha una casa da quasi vent’anni. Qui ha ritrovato la dimensione di comunità e di scambio che ricorda quella delle isole. Il sindaco Raos, leggendo il libro, ha colto un parallelo tra i terrazzamenti di Stromboli e quelli attorno alla Rocca di Orino, e ha immaginato un possibile “gemellaggio” tra i due luoghi.
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Nell’intreccio di luoghi, Giovannelli ha sottolineato come lo sguardo di chi arriva da Milano aiuti a riscoprire il valore del territorio: «Ci fa uscire da un certo provincialismo e ci ricorda la ricchezza che abbiamo attorno». Mozzati, dal canto suo, ha definito Orino un’isola “di terra”, capace di favorire relazioni, creatività e nuove forme di comunità.
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La presentazione a Materia si è così trasformata in un intreccio di racconti e prospettive, in cui Stromboli e Orino, lontane e diverse, hanno trovato un terreno comune: la capacità di far emergere energie nuove, di costruire legami e di custodire storie.

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