Dopo la notte di piazze piene sfila a Varese il corteo per Gaza nel giorno dello sciopero generale
La piazza si è riempita fin dal mattino con lavoratrici, lavoratori, studenti e cittadinanza, tra bandiere della Palestina e messaggi di solidarietà alla Flotilla fermata in mare
Il corteo di Varese in sostegno alla popolazione palestinese di Gaza, indetto nell’ambito dello sciopero generale proclamato oggi dai sindacati con la Cgil in prima linea, è partito da piazza Montegrappa alle 10 e sta sfilando verso la Prefettura con la partecipazione di migliaia di persone.
La Cgil ha definito quanto accaduto alla Global Sumud Flotilla un fatto di “gravità estrema”, denunciando il rischio per l’incolumità di equipaggi e volontari e la violazione dei principi democratici e del diritto internazionale, elementi che sostanziano la chiamata allo sciopero generale e alle manifestazioni odierne. Secondo la proclamazione nazionale, oltre cento cortei sono in programma nel Paese, con l’obiettivo di difendere l’azione umanitaria verso Gaza e chiedere protezione per le missioni civili in mare.
Il corteo a Varese
La piazza si è riempita fin dal mattino con lavoratrici, lavoratori, studenti e cittadinanza, tra bandiere della Palestina e messaggi di solidarietà alla Flotilla fermata in mare. Dal concentramento in piazza Monte Grappa, alle 9 e 30, il corteo ha preso il via intorno alle 10 lungo le strade del centro, con destinazione Prefettura, dove una delegazione composta da sindacati, comitati e studenti è stata ricevuta dal Prefetto di Varese. Da lì, il lungo corteo è tornato al punto di partenza, e in piazza Monte Grappa, intorno alle 12.30, gli studenti hanno improvvisato un sit-in che ha bloccato auto e pullman fino al primo pomeriggio. Tutto tranne le ambulanze, fatte passare al grido di “Noi non siamo Israele”.
Il contesto della vigilia
La manifestazione di questa mattina arriva all’indomani di una forte mobilitazione in provincia di Varese, dove un presidio molto partecipato in piazza Monte Grappa si è trasformato in corteo fino a piazza Biroldi, anticipando i presidi e i cortei dello sciopero generale. Nella serata si sono registrate iniziative anche a Saronno e Busto Arsizio, con l’occupazione dei binari per alcuni minuti e presìdi come “Luci sulla Palestina – 100 ospedali per Gaza” che ha portato moltissimi attivisti ad accendere un cero al di fuori degli ospedale, oltre alla notizia del ritiro della squadra Israel‑Premier Tech dalla Tre Valli Varesine in un clima di tensione.
A Busto Arsizio si è svolto un presidio di luci molto partecipato all’ingresso dell’ospedale, parte della rete “100 ospedali per Gaza”, mentre a Varese l’iniziativa all’Ospedale Del Ponte ha visto la presenza di autorità locali e centinaia di persone.
Il quadro nazionale
La giornata di oggi è segnata da cortei e presidi in decine di città, con impatti anche sulla mobilità e servizi essenziali gestiti secondo le garanzie previste, nel contesto del braccio di ferro tra sindacati e Autorità di garanzia sul preavviso dello sciopero. In Lombardia, oltre a Varese, si registrano grandi partecipazioni, come il corteo a Milano con decine di migliaia di persone nel tardo pomeriggio della vigilia.

Le voci dalla piazza
La segretaria Cgil Stefania Filetti ha definito la protesta come un “punto grande di mobilitazione unitaria” e uno sciopero generale. La CGIL chiede lo stop al genocidio del popolo palestinese e sollecita il governo italiano a fare “un passo in più, il riconoscimento dello stato di Palestina”, come possibilità di “convivenza di due popoli, due stati”. Riconoscendo inequivocabilmente che Hamas “deve essere arginata e fermata”, ma ha messo in luce la condizione della popolazione civile che sta pagando “in maniera sovrumana”, mancando di cibo, acqua e farmaci. Ha concluso definendo questa situazione come una condizione che “umanamente è inaccettabile”.
Il Consigliere regionale Pd Samuele Astuti ha ricordato le precedenti mobilitazioni in piazza, definite “ordinata e pacifica”, ed ha espresso pieno sostegno alla flottillia. Astuti ha sottolineato che la Flottilla “ha fatto cose che avrebbe dovuto fare il nostro governo e non ha fatto”. Astuti ha inoltre aggiunto una motivazione personale alla sua presenza, legata alla solidarietà verso il suo collega, Paolo Romano, consigliere regionale come lui, che in questo momento si trova “agli arresti in un carcere israeliano”. Astuti ha ringraziato Romano per il suo coraggio
Tra le giovani voci della piazza anche Luigi Grignani delle Rete Studenti medi che ha spiegato che la discesa in piazza è stata la realizzazione della promessa di mobilitazione nel caso in cui la Global Smooth Flottiglia fosse stata coinvolta. «Avevamo detto che se avessero toccato la Global Sumud Flottilia saremmo scesi in piazza. Chiediamo che il governo tuteli i cittadini italiani a bordo e che non vengano abbandonati. E soprattutto rivendichiamo che i fondi destinati al riarmo siano invece investiti nell’istruzione: le nostre scuole cadono a pezzi e hanno bisogno di risorse».
Tra i partecipanti, anche Il senatore PD Alessandro Alfieri, che ha puntato il dito contro l’immobilismo europeo: «Davanti a un’Europa paralizzata e a Stati Uniti incapaci di fermare la guerra, tante persone scendono in piazza per dire basta ai massacri di civili, donne e bambini. La politica deve dare voce a questa indignazione. Come Partito Democratico siamo nelle piazze e nelle istituzioni: ci siamo battuti per difendere la flottiglia e perché le persone possano tornare a casa».
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