“Gli Orti di Kaffa”: un progetto in Etiopia che unisce solidarietà e agricoltura

L’iniziativa - ideata dalla mornaghese Natasha Albiati - sostiene il lavoro femminile nel villaggio di Bonga, aiutando le donne ad acquistare le attrezzature necessarie per le coltivazioni

orti di kaffa

Da un viaggio nella regione di Kaffa, nel sud-ovest dell’Etiopia, è nato un progetto di solidarietà volto a sostenere l’attività agricola di alcune donne del luogo. L’iniziativa si chiama “Gli Orti di Kaffa”, e porta la firma di Natasha Albiati, educatrice professionale di Mornago che ha scelto di trasformare la sua esperienza in Africa in un’iniziativa concreta per aiutare le donne a partire dal villaggio di Bonga, con la speranza di poter allargare il progetto anche ad altre zone della regione.

Insieme a Natasha collaborano al progetto anche Don Kifle Alemayehu, referente generale del progetto in Etiopia, nonchè responsabile dell’Ufficio dello sviluppo sociale della diocesi di Jimma-Bonga che ha trascorso alcuni anni presso la parrocchia della Kolbe di Varese, e Don Tibebu, coordinatore operativo del progetto sul territorio.

Tutto è iniziato grazie alla collaborazione con i sacerdoti e le suore della diocesi cattolica di Jimma-Bonga, che hanno offerto a Natasha l’opportunità di conoscere da vicino la realtà locale e di dialogare con le donne del villaggio. Durante un incontro conoscitivo queste donne hanno espresso il desiderio di lavorare la terra insieme, creando una forma di sostegno reciproco e di autonomia economica, che permetta loro di mantenere sé stesse e le proprie famiglie, vendendo i loro prodotti e reinvestendo i guadagni per far crescere ulteriormente la comunità, garantendo ad essa maggiore unità e un futuro più promettente.

Il progetto, che attualmente coinvolge dieci donne, perlopiù sposate, con figli e di religioni diverse, mira a fornire strumenti agricoli e risorse per avviare piccole coltivazioni di ortaggi, in particolare carote e cavoli, con l’obiettivo di ampliare progressivamente la produzione ad altre varietà. Grazie a un primo bonifico inviato dall’Italia, sono già stati acquistati zappe, forche, carriole, semi e molti altri strumenti. Il prossimo passo è quello di comprare due buoi, per ridurre la fatica del lavoro manuale e permettere alle donne di espandere i terreni coltivabili. Il costo stimato per l’acquisto è di circa 800-900 euro.

orti di kaffa

In futuro, “Gli Orti di Kaffa” punta ad accrescere il numero delle partecipanti e ad ampliare le attività, introducendo anche l’allevamento di api per la produzione di miele, molto richiesto nella regione, e la costruzione di pozzi per garantire un accesso sostenibile all’acqua.

È possibile contattare i responsabili del progetto tramite l’indirizzo e-mail progettogliortidikaffa@gmail.com; per seguire le attività sono invece aperti il profilo Instagram progetto_gliortidikaffa, la pagina Facebook “Gli Orti di Kaffa” e il canale TikTok progetto.gliortidikaffa.
C’è inoltre la possibilità di fare effettuare donazioni sia in contanti, sia tramite bonifico bancario. Banca: Revolut, Iban: IT72 M036 6901 6001 2491 6481 744, Causale: Progetto Gli Orti di Kaffa, Beneficiario: Natasha Charlotte Albiati.

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Pubblicato il 14 Ottobre 2025
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