Il ciclista della memoria Giovanni Bloisi “risorsa per tutta la Lombardia”
Celebre pedalatore sulle strade della storia, il ciclista di Varano Borghi premiato al Pirellone per il suo impegno
Giovanni Bloisi – il “ciclista della memoria” – è stato premiato questo pomeriggio a Palazzo Pirelli dal presidente del Consiglio regionale Federico Romani e dal Consigliere Samuele Astuti per le sue imprese che lo hanno portato a percorrere in bicicletta mezza Europa portando avanti i valori della pace, della memoria storica e dell’unità europea.
«Quelli di Giovanni Bloisi sono viaggi della memoria. I luoghi visitati da Bloisi, come i campi di sterminio nazisti, Marzabotto, Cefalonia, Selvino e adesso il cuore dell’Europa, dalle Alpi a Bruxelles, sono legati da un sottile filo rosso. Quello del sangue di vittime innocenti di orribili stragi che nel corso del Novecento hanno segnato la nostra storia e i nostri ricordi. Sono luoghi della memoria che pesano su di noi come macigni, ma che abbiamo il dovere di ricordare soprattutto per chi in quegli anni non era ancora nato. Le imprese di Bloisi sono un’occasione importante per continuare a mantenere vivo il ricordo, soprattutto nei giovani, perché memoria e testimonianza sono i pilastri della convivenza civile» ha detto il presidente del Consiglio regionale Federico Romani.
«Senza di essi l’intera architettura del nostro sistema democratico rischia di crollare. È questo patrimonio di valori che dobbiamo mettere a disposizione dei giovani. Quella di Giovanni Bloisi è una lezione della storia, che vale per il futuro: i sistemi democratici vincono quando le loro fondamenta sono basate su valori condivisi, capaci di unire al di là delle differenze di idee e interessi»,
Giovanni Bloisi è una figura nota in Lombardia, con una storia personale legata a «i. Da anni “il Ciclista della Memoria” dedica la propria vita a un costante impegno di testimonianza storica, civile e culturale attraverso i suoi viaggi in bicicletta. Bloisi pedala dal 2008: dopo il primo viaggio in Basilicata, l’esperienza si è estesa agli itinerari nella storia, alle vicende più tragiche del Novecento, le due guerre mondiali, la Shoah, la Resistenza e la lotta al nazifascismo.
«Il “Ciclista della Memoria” è una grandissima risorsa non solo per il territorio varesino, ma per tutta la Lombardia perché ci insegna a tenere viva la memoria» ha sottolineato Samuele Astuti durante l’incontro. «Lui lo fa tutti gli anni con i suoi viaggi straordinari e poi continua tutto l’anno con i suoi racconti dedicati soprattutto ai giovani. Bloisi è molto affezionato al suo progetto ma è ancora più affezionato al dialogo con i giovani per raccontare la storia e per tenere viva in loro la memoria».
«Mi definisco un lento viaggiatore solitario» ha spiegato Giovanni Bloisi. «Viaggiare lentamente mi ha consentito di parlare con le persone e di imparare da loro la storia. A volte mi è capitato di cambiare itinerario quando durante il percorso capitava di scoprire nuovi avvenimenti che non sapevo. Mentre pedalo la mia bicicletta parla con la strada che ha molto da raccontare e la sera, a fine giornata, mi confronto con le storie che le persone e la strada ci hanno raccontato durante il giorno».

Nel suo ultimo e recente viaggio “La bicicletta europea”, sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento comunitario, è partito dal Passo del Mortirolo per raggiungere Bruxelles, in 12 tappe, come le 12 stelle della bandiera europea.
Nel percorso ha portato un suo messaggio di pace e fratellanza ai rappresentanti delle istituzioni locali che ha incontrato per sensibilizzare le persone a promuovere un’Europa unita, ispirandosi ai valori e agli ideali del risorgimento europeo e della resistenza al nazi-fascismo.
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