La storia di Art and Charity, l’associazione di Brunello che trasforma la creatività in aiuto concreto
Nella nuova puntata di Social All Time, il format di Radio Materia realizzato in collaborazione con CSV Insubria, a raccontarsi è Art and Charity, un’associazione di Brunello che ha fatto dell’arte uno strumento di solidarietà

Nella nuova puntata di Soci All Time, il format realizzato con Csv Insubria, a raccontarsi ai microfoni di Radio Materia è l’associazione Art and Charity con Giovanni Tommasi e Manuela Codazzi. Durante l’intervista Giovanni Tommasi ha raccontato di come è nata l’associazione e quali sono stati i primi passi che ha mosso nel mondo del volontariato.
«Tutto è iniziato quasi per caso – racconta il presidente Giovanni Tommasi – da un incontro tra Manuela Codazzi e un ragazzo togolese, Christian, che ci ha fatto conoscere la realtà di alcuni villaggi privi di acqua e servizi essenziali».
Da quell’occasione è nato il primo grande progetto: la realizzazione di quattro pozzi in Togo e il sostegno a missioni in Perù e Madagascar. Tutto finanziato grazie a mostre d’arte organizzate da Manuela e da un gruppo di volontari, dove la bellezza delle opere si è trasformata in aiuto concreto.
Poi è arrivato il Covid. «Durante la pandemia ci siamo resi conto che anche qui, nel nostro territorio, c’erano tante persone e realtà in difficoltà – spiega Tommasi –. Così abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi sul sostegno locale».
Da allora l’associazione ha iniziato a collaborare con enti, scuole e cooperative della provincia, portando avanti progetti che uniscono arte, cultura e solidarietà.
Oggi Art and Charity conta quasi sessanta soci e una sede tutta nuova a Brunello, concessa in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Uno spazio condiviso con la Pro Loco, che è diventato punto di riferimento per artisti, volontari e cittadini. Qui si organizzano mostre, concerti e incontri dedicati alla bellezza e al bene comune.
Il progetto “Dopo di noi”: autonomia e dignità
Tra i progetti più significativi c’è il “Dopo di noi”, sostenuto insieme alla cooperativa Magari Domani di Gazzada.
«Si tratta di un percorso per accompagnare ragazzi con disabilità verso una vita più autonoma – racconta Tommasi –. Aiutiamo a sostenere famiglie in difficoltà o a fornire strumenti utili. È un modo per dare continuità e dignità a chi, un domani, dovrà camminare con le proprie gambe».
Anche nella sede di Brunello si respira questa attenzione: «Da qualche mese ospitiamo un ragazzo con disabilità che collabora con noi alla realizzazione dei volantini della sua cooperativa – aggiunge Emanuela Codazzi, anima artistica dell’associazione –. È un piccolo gesto, ma per lui rappresenta un passo verso l’autonomia».
L’arte come filo conduttore
L’arte, del resto, resta il cuore pulsante di tutto. «È nata da una passione personale – racconta Codazzi – ma si è trasformata in una rete di incontri e progetti che uniscono creatività e altruismo. Mi piace pensare che ogni mostra o concerto sia una scintilla di bellezza che può generare qualcosa di buono».
Tra le iniziative più amate c’è la rassegna “Reviviscenze Musicali”, giunta alla sesta edizione e realizzata con la Fondazione Jupiter. Da settembre a dicembre, concerti di musica classica e contemporanea animano le chiese e i luoghi storici del Varesotto, portando arte e solidarietà anche nei mesi più freddi.
Sabato 11 ottobre sarà la volta de Gli archi di una volta con l’Insubria Chamber Orchestra a Daverio, mentre il 25 ottobre a Bodio Lomnago si esibirà la celebre arpista Floraleda Sacchi.
Un calendario ricco, pensato per chi ama la musica ma anche per chi crede che la cultura possa essere un motore di comunità.
Il sogno nel cassetto
«Vorrei organizzare un grande concerto gospel, di quelli che fanno vibrare il cuore. I sogni servono a questo: a ricordarci perché facciamo tutto quello che facciamo», queste le parole diEmanuela Codazzi a conclusione dell’intervista e Tommasi aggiunge: «Le fatiche sono tante, ma bastano gli abbracci dei ragazzi che aiutiamo per capire che ne vale la pena».
Perché, come dimostra la storia di Art and Charity, quando l’arte incontra la solidarietà, ogni gesto può diventare un capolavoro.
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