L’ingegneria varesina brilla a Osaka: il documentario sul padiglione del 1970 presentato all’Expo 2025

Il documentario "Le Idee Muovono il Mondo", racconta la straordinaria avventura dell'ingegneria italiana all'Esposizione Universale del 1970, attraverso l'iconico padiglione dell'epoca: realizzato, tra l'altro, dal varesino Sergio Brusa Pasquè

il padiglione Italia all'expo Osaka 70 ricordato ad Expo Osaka 2025

È stato proiettato in anteprima internazionale questa mattina, durante l’Expo Osaka 2025 il documentario “Le Idee Muovono il Mondo“, che racconta la straordinaria avventura dell’ingegneria italiana all’Esposizione Universale del 1970.  Il progetto, promosso dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Varese e patrocinato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, culmina così con un riconoscimento di prestigio sul palcoscenico mondiale una ricerca che è tutta varesina.

La proiezione è avvenuta all’interno del Padiglione Italia progettato da Mario Cucinella, durante la settimana della Lombardia, alla presenza del presidente della Regione Attilio Fontana, del governatore della Prefettura di Osaka Hirofumi Yoshimura dell’ambasciatore italiano Gianluigi Benedetti e del Sottosegretario alla presidenza della Regione Raffaele Cattaneo. Un momento che chiude il cerchio di un progetto ambizioso: raccontare, a 55 anni di distanza, il ruolo dell’ingegneria italiana – e varesina – nelle Esposizioni Universali attraverso la riscoperta dello storico Padiglione Italia del 1970.

Quel padiglione, che ancora oggi rappresenta un’icona dell’architettura italiana nel mondo, fu realizzato infatti dai fratelli architetti Tommaso e Gilberto Valle in collaborazione con Sergio Brusa Pasqué, già Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri negli anni ’70.

Il docufilm, con la regia di Dario Biello e i testi di Matteo Inzaghi, raccoglie le testimonianze di Tommaso Valle, della figlia di Sergio Elena Brusa Pasqué, della presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Varese Giulia Guarnerio e di Riccardo Aceti. Le interviste sono state realizzate durante la scorsa estate, in un lavoro di memoria che restituisce il suo ruolo a un’impresa dell’ingegneria italiana che ha segnato un’epoca.

Il progetto “Italia a Osaka: 1970–2025” , finanziata dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Varese sotto la guida di Giulia Guarnerio e con il sostegno del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, dimostra quanto sia importante preservare e tramandare la memoria delle grandi realizzazioni italiane.

il padiglione Italia all'expo Osaka 70 ricordato ad Expo Osaka 2025
Sergio Brusa Pasquè

La scelta di presentare il documentario proprio all’Expo Osaka 2025 non è casuale: sullo stesso suolo giapponese dove cinquantacinque anni fa l’ingegneria italiana stupì il mondo, oggi quella stessa eccellenza viene celebrata e raccontata alle nuove generazioni, in un dialogo tra passato e futuro che conferma la capacità italiana di innovare e lasciare il segno.

«Non potevamo non cogliere l’occasione del ritorno dell’Expo a Osaka dopo 55 anni, soprattutto considerando che tra i protagonisti di quella straordinaria avventura del 1970 c’era un nostro iscritto, l’ingegner Sergio Brusa Pasqué – spiega Giulia Guarnerio, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Varese  – Il padiglione studiato in quegli anni era un’opera avveniristica che mantiene intatto il suo fascino ancora oggi. Realizzata in collaborazione con gli architetti Tommaso e Gilberto Valle, è stata un’opera importantissima, che vogliamo ricordare anche per un altro motivo fondamentale: quando c’è un contatto stretto tra ingegnere e architetto, il risultato è eccellente. In questi casi l’ingegneria sviluppata all’interno del progetto diventa essa stessa architettura, un’opera strutturale che è anche opera architettonica».

Un messaggio anche per gli ingegneri di oggi, ma soprattutto di domani: «È bene ricordare agli ingegneri del futuro che il loro ruolo è anche questo: pensando alla struttura, creare opere architettoniche interessanti e sostenibili – conclude Guarnerio – L’ingegnere deve avere una visione sul futuro».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Ottobre 2025
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