Petizione “Salviamo la Bellezza”: oltre 1.200 firme a Cerro contro il container sul lungolago
Dopo il primo tentativo fallito in estate, i cittadini tornano a farsi sentire con una nuova petizione che ha già superato le 1.200 adesioni in meno di un mese

Oltre 1.200 cittadini hanno già sottoscritto la petizione “Salviamo la Bellezza”, promossa dal Comitato della Frazione Cerro di Laveno Mombello per chiedere la rimozione del container installato di recente sul lungolago e della piattaforma in cemento che lo accompagna. Le prime 1.175 firme sono state consegnate il 18 ottobre al sindaco Luca Santagostino.
Un nuovo appello dopo lo “sbancamento” estivo
La nuova raccolta firme, lanciata il 30 settembre su Change.org, rappresenta la continuazione ideale di una prima mobilitazione promossa a giugno 2025 con l’obiettivo di salvaguardare l’area terminale del lungolago. Quella prima petizione, che aveva raccolto 210 adesioni sul territorio, non riuscì a bloccare i lavori: il 14 luglio il Comune procedette con il «repentino sbancamento» dell’area, dando avvio a un intervento contestato dagli abitanti.
«Alla nostra richiesta di poterci esprimere – si legge nella nota del Comitato – ci è stato risposto con le ruspe e il cemento». Da qui la decisione di lanciare una nuova iniziativa, con l’obiettivo preciso di chiedere la rimozione del container, ritenuto elemento di disturbo visivo e ambientale in un contesto paesaggistico di pregio.
Un’adesione oltre le aspettative
La seconda petizione ha superato ogni aspettativa: «Speravamo di arrivare a 500 firme – spiegano i promotori – ma oggi siamo già a 1.242 sottoscrizioni». Numeri che secondo il Comitato testimoniano una forte sensibilità della cittadinanza per la tutela del borgo e del suo affaccio sul lago.
Le firme consegnate il 18 ottobre rappresentano, secondo il Comitato, «persone che hanno detto no a un modello di sviluppo basato sulla messa a reddito del Borgo a qualunque costo, e sì alla restituzione dell’integrità del lungolago e della possibilità per tutti di usufruire della bellezza del luogo liberamente e gratuitamente».
“Il nostro territorio merita rispetto”
Nel messaggio che accompagna la petizione, i promotori ribadiscono la volontà di avviare un confronto più aperto con l’amministrazione comunale: «Il nostro territorio, così bello e delicato, merita una valorizzazione intelligente, rispettosa della sua storia e delle sue bellezze naturali. Di certo non merita un container».
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