In Lombardia raccolte 1.950 tonnellate di cibo per la Colletta Alimentare. Varese al secondo posto
Cresce la partecipazione, cresce la solidarietà: +5,4% rispetto al 2024. Milano e Varese tra le province più generose
«Se cresce la povertà deve crescere anche la solidarietà»: con queste parole il Cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI, ha commentato la sua partecipazione alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Un’iniziativa che, anche quest’anno, ha mobilitato oltre 155 mila volontari in tutta Italia, raccogliendo un totale di 8.300 tonnellate di alimenti (+5% rispetto al 2024). Un gesto semplice – una confezione di riso, una scatoletta di tonno, una bottiglia di passata – che, come ha ricordato Papa Leone XIV, «diventa un segno di speranza» in risposta alle povertà materiali e alla solitudine.
La Lombardia si conferma una delle regioni più generose, con 1.950 tonnellate raccolte in 1.820 punti vendita grazie all’impegno di 46.000 volontari. Si tratta di un incremento del 5,4% rispetto all’anno precedente.
Milano e Varese in testa per quantità raccolta
La provincia di Milano guida la classifica regionale con 683 tonnellate donate. Alle sue spalle, Varese si distingue con 227 tonnellate, seguita da Bergamo con 206, Brescia con 198 e Monza e Brianza con 188. A seguire, Como con 138, Lecco con 78, Cremona con 62, Sondrio con 57 e Pavia con 54. Chiudono Lodi con 25 e, fuori regione, Verbania con 34 tonnellate.
Un risultato che conferma la partecipazione diffusa su tutto il territorio regionale, nei piccoli centri come nelle grandi città. E che testimonia una crescente consapevolezza della collettività di fronte ai bisogni concreti.
Un gesto corale, una risposta di popolo
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aderito personalmente alla Colletta, che ha ricevuto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. Un segnale forte, in un contesto sociale segnato da individualismo e fragilità crescenti: «un vero spettacolo della carità», come lo definisce la Fondazione Banco Alimentare.
Secondo i dati ISTAT diffusi nei giorni scorsi, nel 2024 il 18,9% degli italiani percepisce il rischio di cadere in povertà, contro una media europea del 16,2%. In questo scenario, la Colletta Alimentare assume un valore che va oltre il semplice gesto: diventa costruzione di legami, attenzione all’altro, possibilità concreta di alleviare la fatica di chi non riesce ad arrivare a fine mese.
I 1.950 tonnellate di alimenti raccolti in Lombardia verranno distribuiti nei prossimi mesi attraverso 1.100 strutture caritative, raggiungendo oltre 200.000 persone in difficoltà. In termini concreti, si tradurranno in 3,9 milioni di pasti.
Un’iniziativa che continua anche online
La Colletta Alimentare prosegue in forma digitale fino al 1° dicembre attraverso le piattaforme aderenti, con le modalità indicate sul sito ufficiale bancoalimentare.it.
L’iniziativa – con cui la Fondazione Banco Alimentare ETS aderisce alla Giornata Mondiale dei Poveri 2025 – ha ricevuto il patrocinio del Comitato nazionale per l’VIII centenario della morte di San Francesco d’Assisi e si avvale della collaborazione di numerose realtà associative e istituzionali: San Vincenzo De Paoli ODV, Compagnia delle Opere – Opere Sociali ETS, Esercito Italiano, Aeronautica Militare, Associazione Nazionale Alpini, Associazione Nazionale Bersaglieri, Lions International e European Food Banks Federation.
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