Torna il calcioscommesse, arrestato anche Beppe Signori
Una vasta inchiesta partita da Cremona ha scosso il mondo del pallone e ha coinvolto l'ex bomber della nazionale. Indagini su partite di Serie B e Lega Pro che sarebbero state manipolate. Nell'inchiesta anche il nome di Cristiano Doni
Torna l’incubo del calcioscommesse in Italia e lo fa con il botto. Nella notte sono stati infatti spiccate sedici ordinanze di custodia cautelare a seguito di una vasta inchiesta partita da Cremona ed allargatasi poi a molte città, da Nord a Sud. La Polizia è infatti intervenuta anche a Torino, Como, Bologna, Rimini, Ravenna, Pescara, Ancona, Ascoli, Roma, Benevento, Napoli e Bari.
Il nome più noto tra quelli coinvolti è certamente quello di Giuseppe Signori, uno degli attaccanti italiani più forti del recente passato, autore di 7 reti con la Nazionale, 273 gol in carriera e tre volte capocannoniere della Serie A.
Signori è agli arresti domiciliari come altre otto persone, mentre sette indagati sono finiti in carcere. Tra essi anche due giocatori dell’Ascoli, squadra che milita in Serie B; si tratta del difensore Micolucci e del centrocampista Sommese, anche se quest’ultimo è da tempo ai margini della formazione bianconera. Gli altri soggetti coinvolti sono titolari di agenzie di scommesse e liberi professionisti. Nell’inchiesta comparirebbero anche altri nomi importanti, uno su tutti Cristiano Doni dell’Atalanta. Le accuse riguarderebbero – secondo quanto riportano le agenzie – la creazione di un’organizzazione tesa a manipolare una serie di partite dei campionati di Serie B e di Lega Pro. Secondo gli inquirenti ci sarebbero prove «importanti e inconfutabili» a carico degli indagati. In tutto sarebbero una trentina le persone coinvolte in questo caso che richiama alla mente scandali legati alle scommesse nel calcio che hanno purtroppo fatto la storia negli anni scorsi.
Da "Storie di calcio" – Lo scandalo del 1980
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