Il Curie gemellato con i “cugini” del liceo di Brest
L'assessore Reina ha consegnato la targa ricordo alle docenti francesi. Grandissima la soddisfazione di tutti i partecipanti: “È stato un soggiorno bellissimo”
Si è concluso giovedì mattina, 12 maggio, con la partenza in pullman degli ospiti stranieri, il gemellaggio del Liceo linguistico Marie Curie di Tradate con il Lycée Sainte-Anne di Brest. In serata, presso la sede di via Mons. Brioschi, il momento ufficiale di congedo e ringraziamenti, alla presenza della dirigente scolastica Patrizia Neri, del vicepreside prof. Romano Marchetti, della presidente del Consiglio di Istituto Maria Teresa Antognazza e dell’assessore del comune di Tradate, Filippo Renna, che ha consegnato alle insegnanti francesi una targa a ricordo del loro soggiorno in città e dell’esperienza vissuta.
Grandissima la soddisfazione di tutti i partecipanti: «È stato un soggiorno bellissimo – hanno detto le due insegnanti francesi responsabili dello scambio culturale e didattico – tutto è andato alla perfezione senza alcun problema. Abbiamo visto posti splendidi di questa regione e siamo stati accolti davvero molto bene dalle famiglie.» Nel progetto, curato per il Liceo Curie dalla professoressa Daniela Beretta, sono stati coinvolti 34 studenti tradatesi di due classi terze (sezioni C e D) del Linguistico, che hanno aderito alla proposta al cento per cento, e 31 sedicenni della scuola superiore di Brest, accompagnati da due insegnanti.
Dopo il soggiorno in Francia dei nostri studenti, dal 30 marzo al 5 aprile scorso, ora è stata la volta dei corrispondenti europei, che sono rimasti a Tradate dal 6 al 12 maggio. Lo scambio ha consentito a entrambi i gruppi di coltivare maggiormente le due lingue (i francesi studiano italiano e le due classi del Curie hanno il francese tra le lingue del curriculum scolastico) e conoscere usi e costumi dei paesi di origine. Le giornate tradatesi hanno alternato momenti a scuola, con attività didattiche per permettere agli studenti francesi di conoscere meglio l’Italia e la lingua italiana, momenti in famiglia e poi le gite, a Como, al Sacro Monte e a Varese, a Milano. In ogni visita gli studenti italiani hanno proposto delle attività per aiutare i loro corrispondenti ad apprezzare i monumenti e i luoghi incontrati. Dunque, giudizio positivo su tutti i fronti: «Un’esperienza certamente da ripetere – ha commentato la professoressa Beretta – a scadenza biennale.»
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