Antonelli (PdL): “Strafelici” di andare da soli. Ma sarà lotta al coltello

Il PdL accoglie a denti stretti lo "strappo" leghista: e ils egretario già punta il dito contro gli alleati diventati improvvisamente rivali acerrimi: "Hanno lasciato debiti, vedi l'ex Calzaturificio Borri"

Se la Lega vuole la guerra, l’avrà. Il Popolo della Libertà sta già affilando i coltelli per la resa dei conti internaa l centrodestra in cui consisterà questa tornata di elezioni amministrative a Busto Arsizio, con il centrosinistra terzo incomodo con licenza di dire la sua sul ballottaggio, e ovviamente di cercare di arrivarci, anche se numeri alla mano la prospettiva, francamente inquietante, è quella di un consiglio comunale occupato per tre quarti dal solo centrodestra.

Il segretario cittadino del PdL Emanuele Antonelli si dice «personalmente strafelice» dell’opportunità di andare al voto in corsa solitaria – che poi del tutto solitaria non sarà, la listina appoggiata da Magdi Allam ci sarà, per l’Udc, che improvvisamente ridiventa, col suo scudo crociato, una quantità non trascurabile, si vedrà. Ma è chiaro che sul piano politico lo strappo fa male. Un male cane. «Han voluto rompere il giocattolo, hanno fatto tutto loro» commenta Antonelli, «dopo che per cinque anni hanno avuto in mano l’amministrazione, e con ruoli di peso. Ora vanno da soli, dicono per avere un passo più lungo. L’hanno già avuto, vorrei ricordarlo, nei nove anni in cui hanno governato la città da soli, , ed erano tempi che confronto ad oggi era una pacchia, quanto a disponibilità di risorse», e poi ancora in coalizione ma con il sindaco da loro espresso (Rosa): «il risultato è la Busto che vediamo oggi». Della quale, implicitamente, si ammette con ciò che non sia poi chissà che. «Loro hanno lasciato debiti, vedi ad esempio l’operazione per l’acquisto dell’ex Calzaturificio Borri» affonda il pugnale Antonelli: «poi, insieme li abbiamo rimessi a posto, e vorrei ricordare, questo lo abbiamo fatto con sindaco e assessore al bilancio del PdL». Come a dire che se qualcuno crede di poter scaricare sugli alleati le conseguenze di quanto combina per poi poterli abbandonare, si sbaglia di grosso.
Ma bisogna comunque fare buon viso a cattivo gioco: i numeri per vincere da soli, dopotutto, tecnicamente ci sarebbero. «La scossa ci voleva, probabilmente anche per noi del PdL» dice il segretario, riconoscendo che ci si stava "sedendo" un po’ troppo. «Andremo da soli, dimostreremo che il passo più lungo è sempre il nostro, e spero che il provinciale non la dia vionta alla Lega, perchè dobbiamo decidere anche noi dove andare da soli: ovunque, in provincia». Quindi, anche a Varese. Chi la fa, l’aspetti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Marzo 2011
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