“Butta i soldi nel fiume e sparisce il malocchio”. Condannata la fattucchiera

La “maga” aveva cercato di toccare corde profonde:  «Butta i soldi nel fiume, sono loro che ti hanno rovinato, sono l’origine dei tuoi mali, sono la fonte del malocchio che hai preso e che ti sta perseguitando». Un odioso raggiro contro un anziano in difficoltà, da poco vedovo, è stata scoperto ed è finito a processo: la imbonitrice è stata condannata a 4 anni di carcere, questa mattina, dal tribunale di Varese, presieduto dal giudice Orazio Muscato.
Una pena severa (il pm d’udienza Davide Toscani aveva chiesto 3 anni), a cui va aggiunto il risarcimento della somma che la fattucchiera aveva racimolato con il raggiro, 70mila euro, soldi che dovrà recuperare vendendo una appartamento a Rovigo (così ha accertato il processo), e a cui dovrà aggiungere altri 10mila euro di danni morali.
Insomma, una sberla della giustizia alla maga di Ponte Tresa, nome d’arte Olga Odalisca (così si era presentata), macedone rom di 43 anni, che un giorno al mercato incontra un uomo di 79 anni, vedovo, e lo convince, attraverso una serie di giochetti – come il rito dei fili annodati – che ha il malocchio, che è tutta colpa dei soldi, e che li deve gettare via, nel fiume, nel Tresa. Tranquillo, pensa a tutto lei, la fattucchiera, che intanto reciterà una formula magica. Insomma, in qualche modo, la maga aveva soggiogato l’anziano, e al fiume c’erano andati per davvero, ma il lancio del sacchetto, ogni volta, si trasformava in un illusionismo: la donna faceva sparire i soldi veri sotto la gonna, e buttava nel fiume un sacchetto con la carta straccia.
Fino al giorno in cui la figlia della vittima ha scoperto tutto e ha fatto denuncia. La guardia di finanza l’ha incastrata con una consegna di denaro filmata dagli inquirenti.