Moratti: “Dopo gli assembramenti in Duomo pensare a prevenzione per i festeggiamenti a San Siro”
La vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti ha scritto al prefetto di Milano Renato Saccone e al sindaco Giuseppe Sala
“Capisco la passione che anima i tifosi, ma in vista di prossimi eventi che potrebbero riportare nelle piazze tanta gente è opportuno che Amministrazioni e Prefetture chiedano un parere preventivo al Comitato tecnico scientifico, in modo da affrontare preparati e per tempo eventuali nuove occasioni di grandi e incontrollati assembramenti. La direzione dell’assessorato al Welfare è disponibile a ogni tipo di collaborazione”.
È un passaggio della lettera che la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha scritto al prefetto di Milano, Renato Saccone, e al sindaco, Giuseppe Sala.
“Da milanese e soprattutto in qualità di vicepresidente e assessore regionale al Welfare – ha spiegato – ho osservato con profonda preoccupazione quanto è avvenuto domenica in piazza Duomo. Nel corso di questa fase emergenziale, condizionata dalla pandemia, infatti mi sono spesso spesa in raccomandazioni legate all’importanza del senso civico e di comportamenti volti alla prudenza e al rispetto delle regole che in questa occasione non sono stati rispettati”.
Ecco allora l’invito della vicepresidente lombarda a chiedere per il futuro un parere al Cts: “In vista di prossimi eventi, che potrebbero riportare nelle piazze tanta gente – ha scritto Letizia Moratti – come per esempio i campionati europei di calcio, ma anche i probabili ulteriori festeggiamenti programmati per sabato 8 maggio, fuori dallo stadio San Siro, è opportuno che Amministrazioni e Prefetture chiedano un parere preventivo al Comitato tecnico scientifico, in modo da affrontarli preparati e per tempo”.
“La direzione del mio assessorato – ha assicurato Letizia Moratti – si rende fin d’ora disponibile a dare la massima assistenza, anche in tema di fornitura di dispositivi di protezione individuale e di materiale di disinfezione personale. Come pure ad affiancare le Forze dell’Ordine con eventuali punti di presidio sanitario. Ma la prevenzione deve necessariamente passare anche attraverso informazioni e protocolli di sicurezza a garanzia della salute”.
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