I precari in corteo: “Non siamo una piaga”
In corteo centinaia di persone, tra docenti, genitori e insegnanti. La manifestazione si è conclusa con la simbolica riconsegna dei libri di testo ad un gruppo di studenti
«Non siamo una piaga», questo uno degli slogan scanditi dagli insegnanti precari lombardi durante una manifestazione nel centro di Milano. In corteo centinaia di persone, tra docenti, genitori e insegnanti. Secondo i dati della Cgil, a Milano sono circa 2.500 quest’anno i posti in meno tra docenti e personale amministrativo, a fronte di un aumento degli iscritti di oltre 6 mila unità. «Milano è la città lombarda più penalizzata dai tagli – ha osservato il segretario della Camera del Lavoro di Milano, Onorio Rosati -. Alla vigilia dell’anno scolastico posso dire che la situazione è preoccupante. Il governo sta portando avanti da anni un progetto di destrutturazione della scuola pubblica», ha concluso Rosati. Si è conclusa con la simbolica riconsegna dei libri di testo ad un gruppo di studenti la manifestazione indetta dal movimento Scuola Precaria per protestare contro i tagli decisi dal ministero dell’Istruzione. Davanti all’ufficio scolastico regionale di Milano alcuni docenti rimasti senza cattedra hanno consegnato i libri di testo ad alcuni studenti per «favorire la circolazione del sapere». Durante il corteo, cui hanno partecipato circa 1.500 persone e cui hanno aderito i sindacati Slc-Cgil e Usb Scuola, i precari invitato studenti e genitori «a segnalare il personale docente e non docente che il primo giorno di scuola mancherà all’appello». Nel corso della manifestazione i precari hanno scandito 10 domande rivolte al ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini che riguardano, tra l’altro, la cancellazione di fatto del tempo pieno, l’eliminazione di ore di lezione negli istituti professionali e il basso livello di investimento dell’Italia nel sistema scolastico rispetto alla media dei paesi Ocse.
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